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Influenza, colpite quasi 2 milioni di persone da inizio stagione

Influenza, colpite quasi 2 milioni di persone da inizio stagione

15 Gennaio 2020 | by Anna Liguori
Influenza, colpite quasi 2 milioni di persone da inizio stagione
Attualità
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Nella 1a settimana del 2020, sale il numero di casi di sindrome simil-influenzale dopo il lieve calo registrato nella precedente settimana. L’aumento si registra maggiormente nei giovani adulti e negli anziani, rispetto ai bambini e ragazzi sotto i quindici anni dovuto ancora alla chiusura delle scuole per le festivita’ natalizie. È quanto si legge nell’ultimo bollettino Influnet curato dall’Iss. In Italia l’incidenza totale e’ pari a 4,7 casi per mille assistiti. Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a 10,4 casi per mille assistiti. Il numero di casi stimati in questa settimana e’ pari a circa 286.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 1.877.000 casi un numero di poco superiore rispetto allo stesso periodo del 2019. Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Campania le Regioni maggiormente colpite.

I casi diventano sempre più numerosi e soprattutto più gravi. Dopo febbre alta, nausea, disturbi intestinali, l’influenza diventa ancora più forte e porta con sé polmonite e bronchite. Sono stati registrati moltissimi ricoveri. Su alcune persone le complicanze sono rischiose.La febbre influenzale generalmente supera i 38 gradi. In alcuni casi sono stati raggiunti i 40.Il Ministero della Salute ha riportato i sintomi tipici dell’influenza stagionale, spiegando che: “I sintomi dell’influenza includono tipicamente l’insorgenza improvvisa di febbre altatosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testabrividiperdita di appetitoaffaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nauseavomito e diarrea, specialmente nei bambini. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e adulti e bambini con patologie croniche), sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base”.

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