Le norme del Piano Casa per abbattere e ricostruire immobili in aree degradate non si possono utilizzare per consentire la costruzione di un ipermercato al posto del palazzo ex INPS. Altrabenevento diffida il Comune. Questo il senso della posizione di Altrabenevento nei confronti di quanto va prospettandosi col Piano Casa. Altrabenevento annovera segnala al Comune quattro motivi di illegittimità della richiesta di abbattimento e ricostruzione del palazzo ex INPS di via Calandra presentata da una società della provincia di Avellino. “L’intervento è stato proposto ai sensi dell’art. 5, comma 5, della L.R. 19/2009 “Piano Casa” che però, secondo Altrabenevento, non si riferisce ad immobili destinati ad uffici come nel caso dell’edificio di via Calandra. Per vecchi edifici con tali destinazioni il Piano Casa consente gli abbattimenti ma “abbandonati” da oltre 10 anni e questo non è il caso del palazzo ex INPS perché quegli uffici sono stati trasferiti nel 2016. Il progetto di ricostruzione dell’edificio prevede una diversa destinazione d’uso e in particolare locali con superfici commerciali di circa 5.000 metri quadrati non conformi agli strumenti urbanistici e al piano commerciale per quella zona. Altrabenevento ritiene, inoltre, che siano sottodimensionate le aree destinate a verde pubblico e parcheggi che la ditta si impegna a cedere al Comune. Per ottenere il Permesso di Costruire secondo il Piano Casa, la ditta deve realizzare, in aggiunta alle superfici commerciali, anche alloggi di edilizia sociale, cioè a prezzi adeguati a famiglie con basso reddito. Nel caso specifico per tali alloggi è previsto un costo di 1.800 €/mq. ma tale valore risulta eccessivo soprattutto in un contesto edilizio fortemente in crisi. Tale fenomeno è stato ampiamente trattato con la delibera n. 11 del 01.04.2019, ovvero meno di un anno fa, con la quale il Consiglio Comunale ha determinato il valore degli alloggi ai fini IMU”.