«Non si può arginare la forza impetuosa di un fiume interrandolo, rendendolo quasi fiume carsico, senza preoccuparsi di definire le vie di sfogo per detriti, terreno e tutto quanto normalmente un corso d’acqua può trasportare. Questo gli abitanti di San Martino Valle Caudina lo hanno sempre saputo e quasi si aspettavano che prima o poi il torrente Caudino potesse esondare dal suo alveo tombato e travolgere tutto quello che incontrasse lungo il suo
percorso. Parimenti anche a Cervinara e Montesarchio per l’esondazione del fiume Isclero, così come in altri paesi della Valle Caudina, per l’ennesima volta la potenza della natura irrompe su un ambiente sempre più modificato per colpa dell’azione devastante dell’uomo.
Solo la fortuna o forse un miracolo, hanno evitato una tragedia in termini di vite umane, in una delle zone interne più belle della nostra Regione, già stremata per l’incuria e le dimenticanze delle amministrazioni centrali, in primis quella regionale. È stato un Natale diverso quello appena trascorso in questi luoghi, uguale purtroppo a quello di venti anni fa e prima ancora quando altri eventi in periodi diversi, hanno vessato popolazioni già stremate da decenni per colpa dell’incuria di chi a livello regionale dovrebbe lavorare per migliorarne il benessere e lo sviluppo invece di contribuire a
peggiorarli progressivamente.
Esponenti autorevoli della Regione Campania, nonostante siano i primi responsabili della mala politica di abbandono di questi territori, non hanno perso l’occasione per la visita – passerella – di rito, salvo poi scomparire e dimenticarsene
nuovamente: un film già visto purtroppo tante volte. Il movimento demA è vicino alle comunità e ai Sindaci della Valle Caudina, in particolare al comune di San Martino il più colpito dove donne e uomini hanno dovuto affrontare con coraggio una prova difficilissima, uscendone a testa alta, avendo saputo gestire con fierezza e grande sacrificio, la drammatica situazione che si era creata, grazie anche all’aiuto delle comunità dei comuni di Montesarchio e Cervinara, che, nonostante la situazione fosse critica anche nei loro territori, hanno offerto aiuto e sostegno concreto in
un momento di enorme difficoltà per la comunità sammartinese che ha subito ingenti danni materiali e avuto trecento sfollati. Noi siamo convinti che fare rete, essere un’unica comunità tra le realtà amministrative, in particolare tra quelle che oggi registrano un maggior ritardo nello sviluppo dei propri territori, sia l’unica via maestra per affrontare le avversità e per determinare una nuova via di rilancio delle dimenticate aree interne della nostra Regione. Alle donne a gli uomini della Valle Caudina, dei Comuni di San Martino, Cervinara e Montesarchio, giunga il nostro abbraccio e gli auguri per un rapido ritorno alla quotidianità, sperando che per il futuro certi fenomeni si possano definitivamente evitare con serie politiche ambientali e di sviluppo infrastruttura».