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Raddoppio Telesina, il PD provinciale: “La sfida è stata vinta”

Raddoppio Telesina, il PD provinciale: “La sfida è stata vinta”

20 Dicembre 2019 | by Alberto Tranfa
Raddoppio Telesina, il PD provinciale: “La sfida è stata vinta”
Attualità
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Il Consiglio di Amministrazione di ANAS ha appena approvato la pubblicazione del Bando di Gara del 1º lotto del raddoppio della Telesina. 23,9 km di tracciato per una spesa di 460 mln di euro. Rigorosamente osservato il cronoprogramma dei lavori di cui alla Delibera CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) del 24 luglio u.s. che, come è noto, approvò, in via definitiva, il Progetto esecutivo per l’adeguamento a 4 corsie della S.S. 372 «Telesina» dal km 37+000 (svincolo di S. S. Telesino) al km 60+900 (svincolo di Benevento).

È altresì noto come il secondo passaggio al CIPE dello scorso luglio si fosse reso necessario a seguito di specifica istanza di «indagini supplementari» avanzata dalla competente Sezione Archeologica rispetto al progetto esecutivo già approvato dal CIPE del 28 Febbraio 2018 (terzo addendum), alla presenza, per conto del competente ministro, Graziano Del Rio, del sottosegretario Del Basso De Caro. In quella stessa sede, fu altresì potenziata la dotazione finanziaria dell’opera dei 133 mln euro resisi indispensabili ai fini della definitiva approvazione della stessa.

Giunge oggi a compimento il lungo, impegnativo e appassionante lavoro avviato il 12 Settembre 2014 con il Decreto n. 133, detto «Sblocca Italia», convertito con Legge n. 164/2014, di cui alla Gazzetta Ufficiale n. 262 dell’11 novembre dello stesso anno.

Come abbia già avuto modo di ricordare, è in quell’atto legislativo che la Telesina assurge a dignità d’infrastruttura di rango nazionale. Sino ad allora, il raddoppio della Telese-Caianello, era un datato e non più redditizio «project financing», con annesso pedaggiamento,  riposto su un binario morto del M.I.T..

L’opera complessiva, lunga 61 km con un budget di 790milioni di euro, è la più importante trasversale tirreno-adriatica dell’Italia meridionale, un asse viario destinato ad «aprire il Sannio» e renderlo attrattivo agli investimenti, condizione di ogni sviluppo economico duraturo.

La sfida (ci autocitiamo) è stata vinta. Gli atti – che sono pubblici – chiariscono, in modo inequivoco, chi abbia lavorato affinché la progettazione dell’opera, le imprescindibili e considerevoli coperture finanziarie (tutte pubbliche), nonché il complesso iter procedurale pervenissero alla splendida conclusione da tutti, da tempo immemore, auspicata

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