“Con riferimento a quanto accaduto in merito all’iniziativa “Luci di Natale 2019” ed agli indiscussi danni occorsi all’immagine della Città ed ai profitti dei commercianti, ad oggi, prendiamo atto che da parte della Camera di Commercio, non c’è stata alcuna assunzione di responsabilità. I vertici hanno provveduto, nei giorni scorsi, a divulgare un comunicato stampa in cui si dichiarava che sarebbero state accertate le colpe e che chi ha sbagliato pagherà ma mai abbiamo raccolto dall’Ente promotore (Camera di Commercio) delle scuse rivolte alla Città ed ai commercianti. Quello che invece abbiamo raccolto sul sito della testata giornalistica “Sannio Page”, è l’assurda presa di posizione di una dipendente che ha inveito sul suo profilo social, nei confronti di tutti coloro che oggettivamente colpiti da un danno di immagine eclatante, hanno legittimamente espresso delle osservazioni.
La palese mancanza di separazione del potere politico da quello amministrativo, con evidenti illegali quanto inopportune intromissioni, non conformi al vigente “codice di comportamento dei dipendenti” della Camera di Commercio ed esteso anche ai dipendenti della Azienda Speciale “Valisannio” ai sensi dell’art. 54, comma 5 del D.Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii, fanno emergere chiaramente il criterio adottato dal Presidente e dai vertici di far rispettare le norme disciplinari e non solo. Perché, negli anni scorsi, con alcuni dipendenti, si è provveduto a denunciare e ad alimentare un percorso giudiziario che poi di fatto non ha portato a nulla se non un aggravio economico per la Giustizia, mentre oggi, con la dipendente della Valisannio in questione, non si ha intenzione nemmeno di applicare ciò che la normativa prevede?
Allora, legittimamente, ci chiediamo: forse, e ripetiamo forse, era una questione personale? Perché si adottano due pesi e due misure? La dipendente della Valisannio non ha forse violato i doveri previsti dal Codice in parola, art. 14, punti 1e2? Potrebbe risultare che la dipendente abbia avuto comportamenti contrari a quanto espressamente disposto dall’art. 8 – comportamenti nei rapporti tra privati – lett. C, D, E, nonché dall’art. 10 – rapporti con il pubblico n.4? Pertanto, non potendo in alcun modo tollerare i contenuti di quanto apparso sul profilo social della dipendente Valisannio e successivamente sulla testata giornalistica, si sollecita di applicare quanto previsto dal D.Lgs. n. 126/2016, art. 2, comma 5, contestualmente alle previsioni di cui ai due decreti attuativi della riforma Madia ( legge 124/15) in materia di pubblico impiego e performance ( Gazzetta Ufficiale n. 130 del 7 giugno 2017) e specificatamente il D.Lgs. 74/2017 – Valutazione della performance dei dipendenti pubblici – Modifiche al Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in attuazione dell’art. 17, comma 1, lettera r, della legge n. 124 del 2015 ed il D.Lgs. 75/2017 – Testo unico del pubblico del pubblico impiego – Modifiche e integrazioni al Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ( che tra l’altro decreta a livello normativo la piena separazione tra le funzioni e le competenze di organi politici e burocratici-amministrativi).
Nel pieno rispetto dei legittimi diritti delle imprese e dei cittadini, attendiamo di essere informati delle risultanze scaturenti dall’esercizio dei poteri di vertice amministrativo di controllo nonché sanzionatori che la Camera di Commercio riterrà di porre con immediatezza in essere. Ovviamente, ci aspettiamo che per quanto accaduto l’8 di dicembre, si faccia piena luce.