La venuta di De Luca a Benevento e come sempre quando di mezzo c’è il presidente della Regione, la cosa non è mai priva di elementi di interesse e di dibattito. Dopo avere visitato il Rummo, De Luca è andato all’Asi per far visita alle aziende, quasi sempre le stesse, danneggiate dall’alluvione del 2015. Quivi il lucano ha argomentato, in modo indotto, circa la questione della prescrizione. La riforma relativa prevede, in generale, che il decorso dei termini abbia fine dopo la sentenza di primo grado di giudizio, sia in caso di assoluzione che in quello di condanna. E’ fortemente voluto dal M5S che ne vorrebbe l’entrata in vigore dal prossimo gennaio, a prescinedere dalla riforma del processo penale che dovrebbe invece esserne prodromico. Tutto questo, calato nella nostra realtà, si è comsumato in un contraddittorio aspro fra De Luca e la collega Ferragamo e che ha finito per coinvolgere gli astanti, c’era anche l’imprenditore Rummo, particolarmente acerbo sulla questione. La giornalista ha posto al presidente la questione dell’imbarazzo nel doversi sedere accanto a Luigi Barone, rinviato a giudizio per la vicenda Asl. Punti di vista dicotomici. Una questione etica, secondo la giornalista, una barbarie per De Luca che replica in modalità istrice, e forse in misura eccessiva rispetto alla pur capziosa domanda.