“Andremo avanti per la nostra strada, ma se qualche squadrista lo mettiamo in galera non credo sia male per l’affermazione della legalita'”. Lo dice il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che torna a parlare della vicenda relativa alla contestazione della scorsa settimana ad Aversa (Caserta) con un lancio di sacchetti di spazzatura contro di lui. Il governatore, che ha denunciato questo ed altri episodi, ha parlato del fatto anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso di una telefonata lo scorso martedi’. De Luca ribadisce che le contestazioni rivolte sono “aggressioni di camorristi, delinquenti e squadristi che da 4 anni contrastano l’operazione di legalizzazione e ripulitura della Campania, compresa la Terra dei Fuochi”. Il presidente della Regione ha inoltre chiesto di bloccare i presidi di protesta fuori palazzo Santa Lucia, sede della giunta. “E’ una vergogna per l’Italia, sono scene degne dell’Africa Subsahariana e non di un Paese civile”, ha detto, sostenendo che esistono “articoli del codice penale che tutelano l’attivita’ dei corpi politici: non bisogna autorizzare presidi, le sedi istituzionali devono essere libere. Non tollereremo un minuto di piu’ che ci sia un clima di intimidazione da parte di squadristi mandati e pagati, che nulla hanno a che fare con la lotta sociale”. “Abbiamo segnalato qualche settimana fa che ci sono stati sabotaggi a ripetizione nell’area della ex Resit a Giugliano – ha aggiunto – dove abbiamo bonificato la piu’ grande discarica d’Europa. È del tutto evidente che siamo di fronte a tentativi di riaffermazione della camorra sui territori”.