Tra i diversi ricorsi presentati in sinergia dai comuni dell’area D.O.C.G “Greco di Tufo”, associazioni di categoria e altri soggetti territoriali, questa mattina il TAR di Salerno ha discusso quello presentato dai comuni di Tufo, Altavilla Irpina e Santa Paolina, rappresentati dall’avvocato Vincenzo Scarano, per chiedere l’annullamento, previa sospensione del decreto della Regione Campania che ha disposto l’esclusione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dall’iter della costruzione dell’impianto.
Il Presidente dell’Organo giudiziario amministrativo di Salerno ha rimesso gli atti al Presidente del TAR Campania per ottenere il pronunciamento di competenza territoriale, eccepito dalla Regione Campania. In udienza si sono costituiti, con intervento “ad adiuvandum” , anche la Provincia di Avellino e la Comunità Montana del “Partenio” , due Enti dalla grande rilevanza istituzionale che vanno a irrobustire il crescente cartello di soggetti contrari alla realizzazione del Biodigestore di Chianche . Da rilevare che anche la Soprintendenza ai BAAAS di Avellino e Salerno si era già costituita in giudizio, confermando in tal modo le serie e circostanziate ragioni contenute negli esposti dei ricorrenti e che sono alla base dell’iniziativa promossa dal Coordinamento per la tutela e la valorizzazione dell’Irpinia intera.