E’ stato approvato definitivamente il piano di fuoriuscita dal commissariamento che sara’ probabilmente recepito nella prossima riunione del consiglio dei ministri. Per noi e’ un obiettivo di immenso valore: dopo 10 anni di commissariamento rientriamo nella gestione ordinaria”. E’ stato lo stesso governatore campano Vincenzo De Luca ad annunciare oggi l’ok della conferenza stato-regioni all’uscita della Campania dal piano di rientro della Sanita’. L’ok da’ il via libera al documento che ora la CAMPANIA inviera’ al Consiglio dei Ministri che dovra’ dare l’ok formale, dato per scontato dopo l’approvazione della conferenza di oggi. Per la Campania si chiude cosi’ una stagione di commissariamento iniziata ufficialmente nel luglio 2009 quando la sanita’ regionale aveva debiti per quasi 11 miliardi di euro. Da allora lo Stato ha commissariato il settore, controllando strettamente i conti, imponendo un piano di rientro che ha portato a fortissimi tagli sul personale con il blocco del turn over e a mancati investimenti nelle strutture. Il percorso e’ stato lungo, e’ passato per i cinque anni di governo del centrodestra con Caldoro ed e’ approdato alla gestione del centrosinistra dal 2015: il tutto con l’obiettivo di introdurre rigore nella contrazione della spesa e del risanamento dei bilanci. Il taglio alle spese – secondo quanto emerso – e’ andato di pari passo con il miglioramento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, che sono saliti per la CAMPANIA oltre quota 160, un dato accettato anche dal tavolo tecnico del Ministero della Salute e del Mise che si e’ svolto nei giorni scorsi. Un risultato rivendicato da De Luca: “Abbiamo fatto – commenta oggi – un lavoro straordinario di risanamento finanziario e diavanzamento dei livelli essenziali di assistenza. La caratteristica fondamentale di questo lavoro e’ che abbiamo risanato i bilanci delle Asl senza tagliare ma anche accrescendo i livelli essenziali di assistenza; un lavoro enorme che conferma che la regione CAMPANIA si propone come modello di un altro Sud fatto di concretezza rigore spartano trasparenza e capacita’ amministrativa”. Nel 2020 la CAMPANIA, probabilmente nella prossima legislatura dopo le elezioni di primavera, avra’ di nuovo un assessore alla sanita’. L’obiettivo per il futuro sono ora gli investimenti, dalle assunzioni di nuovo personale medico, ai lavori con i fondi per l’edilizia da oltre un miliardo di euro che la Regione ha potuto recuperare grazie all’equilibrio dei bilanci. “La Campania esce dal Commissariamento della Sanita? Questa e’ una buona notizia ma con due anni di ritardo. Purtroppo per i cittadini la Campania e’ ultima in Italia in assistenza. Al netto dei miracoli del personale sanitario”. Cosi’ su Twitter Stefano Caldoro, capo
della opposizione di centrodestra in Campania