Secondo appuntamento con il ciclo di workshop “Il distretto rurale nel territorio delle acque – I paesaggi dell’Irpinia” promosso dal Gal Irpinia. Questa volta lo scenario di riferimento è quello del benessere e della qualità della vita. Dopo il più che positivo riscontro avuto presso la Casa della Cultura di Aquilonia, il Gal Irpinia continua lungo il percorso di individuazione del distretto rurale, riunendo tutti gli interlocutori e gli attori del processo di costituzione, varo e messa in opera di questo importante strumento di programmazione e sviluppo locale.
Location del secondo workshop sarà Fontanarosa. L’incontro si svolgerà sabato, 30 novembre, alle ore 18.00, presso l’Aula Consiliare. Dopo i saluti di Giuseppe Pescatore, sindaco di Fontanarosa, ci sarà l’introduzione di Vanni Chieffo, presidente del Gal Irpinia. La relazione sarà affidata ad Angelo Scaperrotta, esperto di animazione e sviluppo territoriale. Intervengono Francesco Acampora, presidente di Coldiretti Avellino, Mario Grasso, direttore di Cia Campania, Alfonso Di Massa, presidente Confcooperative – Fedagri – Pesca Campania, di Maria Passari, dirigente DG Politiche Agricole della Regione Campania.
Le conclusioni saranno affidate a Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, e ad Andrea Cozzolino, europdeputato. I lavori saranno moderati da Nicola Giordano, coordinatore del Gal Irpinia.
«L’incontro di Aquilonia di venerdì scorso – dichiara Vanni Chieffo, presidente del Gal Irpinia – è stato estremamente positivo, uno stimolo importante a procedere lungo la direzione tracciata. Abbiamo avviato un confronto utile e fecondo con tutti gli attori presenti sul territorio e comunque coinvolti nel percorso di individuazione del distretto rurale. Le parole che sono arrivate dai rappresentanti della Regione Campania vanno salute con entusiasmo perché sembra ormai chiaro l’intento di dare ai Gal ruoli e funzioni maggiormente centrali rispetto alla marginalità che abbiamo subito nella programmazione 2014-2020».
«Il distretto rurale – aggiunge il presidente Chieffo – è uno strumento agile, che si rivolge in particolare al tessuto imprenditoriale locale. E’, perciò, nostro intento avviare una forte sensibilizzazione sul territorio perché ci possa essere il massimo coinvolgimento possibile. Gli incontri di questo ciclo di workshop hanno proprio questa finalità: far conoscere le opportunità, dare informazioni, avviare un dialogo con le organizzazioni di categoria, datoriali, le istituzioni, gli enti locali. Il lavoro che stiamo portando avanti è di buona fattura perché il Gal Irpinia vuole essere sempre più riferimento territoriale, sempre più agenzia di sviluppo locale, sempre più interlocutore per imprese, professionisti, operatori. Sono certo che, grazie al pregio delle risorse di cui il nostro territorio gode e con il contributo fattivo di tutti, potremo raggiungere risultati di grande importanza e destinati ad avere effetti duraturi nel tempo».
«La nostra è un’amministrazione tutto sommato giovane – dichiara Giuseppe Pescatore, sindaco di Fontanarosa – abbiamo avuto modo di conoscere bene il Gal Irpinia che è diventato un nostro punto di riferimento e credo che lo sia per tutti i Comuni che ne fanno parte. Abbiamo trovato una disponibilità dello staff tecnico che ci ha consentito di conoscere tutte le opportunità contenute nel Psr e ci ha accompagnati nelle procedure. Le attività fatte insieme a loro distanza di alcuni anni hanno avuto risultati lusinghieri. Ora c’è questa opportunità rappresentata dal distretto rurale che vuole creare un sistema economico con una sua identità storica e culturale. Potrebbe essere questa la chiave di volta per il territorio perché la coesione territoriale è fondamentale per ottenere finanziamenti. Dobbiamo insistere sulla politica della progettualità. Se non ci sono idee e quindi progetti non possono esserci nemmeno finanziamenti. Se a questo si aggiunge la coesione, il quadro diventa roseo e le prospettive positive»
«Il tema dell’incontro – aggiunge il primo cittadino – è quello del benessere e della qualità della vita. Da medico dico che è una cosa molto importante, un concetto che ha a che fare anche con il contesto sociale in cui si vive. Ci sono degli indicatori che ci permettono di poter dire se c’è benessere che sono spesso legati alla sostenibilità di un territorio. Sono indicatori che vanno tutelati dagli amministratori e incrementati. Uno di questi ha che fare con il lavoro, con le opportunità occupazionali. Bisogna insistere su questo. Sono certo che le opportunità fornite dal Gal vanno proprio in questa direzione».