Controlli incrociati di Asl, Arpac e Carabinieri Forestali per risalire al tipo di sostanze sversate nel fiume e agli scarichi aziendali di provenienza. È questo il primo risultato operativo del confronto
svolto questa mattina in Prefettura ad Avellino per discutere e trovare le giuste misure all’imperversare dell’inquinamento del Sabato, certamente dovuto a immissioni illecite nel corso d’acqua. Presenti i vertici di Asl, Arpac, Carabinieri Forestali, molti sindaci e amministratori della zona, oltre al portavoce dell’associazione “Salviamo la Valle del Sabato” e riferimento dei “Medici per l’Ambiente”, Franco Mazza. La riunione è partita da due dati di fatto: uno visivo e cioè la schiuma presente nel fiume quasi tutte le mattine e un altro legato alla presenza di grosse quantità di mercurio da febbraio fino a poco tempo fa. Caccia gli scarichi di attività produttive, dunque, anche per i residui di detersivi e saponi. Ma non è tutto. L’altissima presenza di escherichia coli, risultata da alcuni test, fa emergere anche il grave problema delle fogne che spesso nella zona non sono neanche divise in acque bianche e acque nere. Da qui, le basi per una richiesta alla Regione di finanziare un maxi intervento sugli allacci al collettore per la depurazione.
Intanto, sotto l’aspetto del monitoraggio l’incontro produce anche un altro risultato importante: l’avvio della somministrazione dei questionari alle aziende della Valle del Sabato per realizzare, finalmente, un loro censimento che parta dai materiali utilizzati e dal tipo di lavorazione effettuate al loro interno. Sarà questo il punto di partenza del prossimo incontro, previsto tra circa un mese.
