Il rogo che ha interessato ancora una volta lo stir di Casalduni nella notte tra sabato e domenica scorsa. Si tratta di un incendio doloso, e su questo non sembrano esserci dubbi, come non sembrano esserci dubbi sulla esigenza di dotare la struttura di Casalduni di un robusto sistema di sorveglianza che renda più difficile le operazioni di sabotaggio da parte di chi intende, con la violenza, opporsi al progetto di realizzazione del ciclo dei rifiuti. E allora la domanda è: chi si cela dietro questa strategia? Una delle risposte, ma non l’unica, potrebbe essere la criminalità organizzata, da sempre avversaria di ogni sforzo che tenda a regolarizzare un settore da cui i clan lucrano milioni e milioni di euro. E tuttavia, la risposta più rapida è quella della maggiore protezione dei siti. Quella dell’esercito potrebbe essere una soluzione auspicabile. Il prefetto di Benevento Cappetta
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