Laboratorio di formazione al bene comune ha avviato la propria XIII edizione con l’anteprima tenutasi presso il Liceo Classico “Pietro Giannone” di Benevento in cui sono stati presentati dagli studenti i risultati di un’indagine sul tema: “Identità e appartenenza territoriale”. Il Dirigente del Liceo Classico nel portare i saluti della comunità scolastica ha affermato: “La collaborazione con Cives per noi è fondamentale. Per quanto riguarda il tema della ricerca ricordo che nella nostra provincia da qui al 2030 avremo 24 paesi che si spopoleranno completamente, per cui i giovani devono avere una grande capacità di promuovere il territorio”.
L’indagine ha coinvolto 501 studenti delle scuole superiori di Benevento con “l’obiettivo di raccogliere le idee e gli orientamenti dei giovani di Benevento – ha spiegato il Prof. Paolo Rizzi Direttore del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica – sull’appartenenza territoriale e su luoghi, prodotti e personaggi rappresentativi del territorio e verificare i desideri di lavoro futuro e le prospettive di residenza locale o di emigrazione”.
Per quanto riguarda la metodologia utilizzata dal Laboratorio di Economia Locale che ha sviluppato i dati, è stato distribuito un questionario alle classi quarte e quinte dei Licei “Rummo”, “Giannone” e “Guacci” nello scorso anno scolastico.
Le caratteristiche del campione analizzato sono state le seguenti: 64% femmine e 31% maschi; 54% residenti nel capoluogo, 42% in provincia e 4% fuori provincia; 45% degli studenti appartenenti al “Rummo”, 37% al “Giannone”, 7% al “Guacci”.
Tra i risultati emersi è interessante notare che per quanto concerne il tema dell’appartenenza ed identità territoriale, i giovani di Benevento individuano nel proprio paese o città di residenza la realtà a cui si sentono maggiormente legati (oltre il 23%). La seconda scelta risulta essere l’Italia e la terza il Meridione. Più basse le scelte date alla regione in cui si vive e all’Unione europea.
”Dalla segmentazione del campione per genere – argomenta il Prof. Rizzi – emerge un relativo maggior attaccamento al proprio territorio da parte dei maschi, mentre le ragazze manifestano una maggiore propensione cosmopolita”.
I ragazzi che vivono hanno un maggior attaccamento al proprio luogo di residenza (24,3%) rispetto agli altri che vivono nei paese e, quindi, in realtà più piccole con minori opportunità (21,2%). Se si confrontano questi dati con analoghe ricerche condotte in province del Nord Italia come Reggio Emilia e Piacenza si nota che i ragazzi di questi territori hanno un più forte attaccamento alle proprie realtà (Reggio Emila 50,3% e Piacenza 42%).
Nella scelta potenziale del luogo dove vivere, gli intervistati dichiarano per oltre il 32% di voler trasferirsi in un’altra regione italiana, che sale al 36% se si considerano solo le femmine nella tabella di segmentazione per genere. Il desiderio di spostarsi dal luogo di origine raggiunge il 56% se si considera anche la seconda scelta più votata, che riguarda l’intenzione di trasferirsi in un altro Paese europeo.
La possibilità di rimanere nell’attuale comune di residenza risulta essere la quarta scelta (16%), guidata principalmente dalle preferenze espresse dai maschi (25%) e, nella tabella di segmentazione per scuola frequentata, dagli studenti frequentanti istituti diversi da quelli elencati.
Riguardo alle personalità contemporanee o della storia beneventana, san Pio da Pietrelcina è stato scelto come personaggio più rappresentativo (oltre 58%), seguito quasi a pari merito da Diomede, mitico fondatore di Benevento ed eroe acheo, e da Manfredi di Svevia, sovrano del regno di Sicilia, morto a Benevento e forse meglio conosciuto per essere presentato nel terzo Canto del Purgatorio della Divina Commedia dantesca. Seguono Arechi II, principe e duca di Benevento, fondatore della chiesa Santa Sofia, san Gennaro, vescovo di Benevento e patrono di Napoli, Carmelo Imbriani, calciatore e allenatore del Benevento prematuramente scomparso, e Mimmo Paladino, artista, pittore, scultore ed incisore.
Con gli studenti sono stati analizzati altri aspetti a cui è stato chiesto, per esempio, di esprimersi su: quali sono le opportunità di vivere nel Sannio (ambiente e paesaggio per il 32,8% e senso di appartenenza al luogo per il 18,7% come dati più rilevanti) e quali sono i limiti del permanere nel nostro territorio (le opportunità lavorative per il 28,5%, occasioni di contatti esterni per il 13,4%); quale ritengono essere il luogo più rappresentativo di Benevento e del Sannio (l’Arco Traiano per il 63,3%, il centro storico di Benevento per il 35,6%) e quali sono i prodotti analogamente più rappresentativi (il liquore Strega per il 74,5%, il torrone per il 37,5%); in quale settore avrebbero piacere a lavorare (sanità e servizi socio-assistenziali per il 17,6%, spettacolo per il 10,5%, università e centri di cultura per il 8,7%, Pubblica Amministrazione per il 6,7%).
“Questi risultati ci danno il polso di cosa pensano effettivamente i giovani studenti su alcuni temi significativi – ha sottolineato Ettore Rossi Direttore dell’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della Diocesi di Benevento – grazie al fatto che proviamo a dare loro parola piuttosto che formulare noi adulti costruzioni concettuali su di essi. E’ materiale prezioso che, com’è nello stile di Cives, viene messo a disposizione di tutti coloro che nei rispettivi ruoli possono cambiare in meglio la nostra realtà. Abbiamo colto, anche attraverso questa indagine, che l’identità territoriale in cui i giovani fanno fatica a riconoscersi non nasce dall’essere parte in modo passivo di un certo luogo, ma dalla carenza delle condizioni che motivano a restare. E’ l’ennesimo campanello d’allarme, che deve spingere in direzione di una capacità creativa da esprimere nei territori al fine di generare azioni comunitarie che concretizzino per i giovani il diritto a restare”.