La vicenda Samte giunta a livelli di parossismo. La protesta fortissima del lavoratore che ha minacciato di darsi fuoco qualche giorno fa è solo la punta dell’iceberg di una crisi che rischia, se non è già accaduto, di avvinghiarsi su se stessa lasciando pochi spazi per una soluzione che metta d’accordo tutti. Le ambiguità sono parecchie e la domanda è una sola: c’è vera volontà di salvare la partecipata oppure è in atto una ennesima manovra politica che nessuno osa manifestare ma che si sta concretizzando nei fatti e che prevede il sacrificio dei 41 a vantaggio di una nuova geografia del ciclo integrato dei rifiuti? Ogni sospetto appare lecito. Lo stesso Bonavitacola, a più riprese, ha strigliato l’andamento ondivago delle autorità provinciali del Sannio chiedendo maggiore serietà ai tavoli di negoziato. Lunedi prossimo un nuovo incontro a Napoli e sembra essere l’ultima chiamata per tentare di arrivare ad un accordo. Ieri, nel frattempo, una nuova riunione alla Rocca indetta dal Presidente della Provincia di Benevento Di Maria. Si è trattato di un plenum interno nel quale Di Maria ha chiesto una relazione dettagliata sul cronoprogramma degli interventi pianificati. La notizia importante è quella relativa alle procedure del Piano concordatario di Samte rispetto alle spettanze dell’anno 2016 dovute ai dipendenti e che è ormai imminente il pagamento delle relative somme. Altra novità sta nelle assicurazioni ricevute dal titolare della Rocca per il distacco di un numero di lavoratori, in via temporanea, presso Irpiniambiente. Intanto va rergistrato il duro commento dell’Amminstratore Unico di Samte Agostinelli al quale, come sembra, non sta affatto bene passare per l’elemento di ostacolo alla realizzazione degli accordi. “Non mi sono mai tirato indietro da nessun incontro o confronto”, dice Agostinelli, e sfido chiunque a sostenere il contrario e sulla questione dei pagamenti arretrati l’ultima mensilità pagata è stata quella di luglio; nei prossimi giorni ci sarà il saldo da parte di SAPNA per un importo di circa € 120.000 e lo sblocco promesso dal comune di Benevento e da altri comuni, di alcune somme dovute, ci consentirà ulteriori pagamenti a favore dei lavoratori e delle ditte creditrici”.
