Imponente ma allo stesso tempo vulnerabile, un polmone verde ma che in passato si è macchiato di fango. E’ il Partenio, la catena appenninica che grazie all’omonimo Parco regionale unisce quattro delle cinque province campane. Luogo di escursioni e dotato di un ecosistema con un elevato livello di biodiversità, il Partenio però non è esente da criticità, legate soprattutto al dissesto idrogeologico (la frana di Cervinara nel 1999 ce lo ricorda ) Mitigare il rischio è, dunque, l’obiettivo principale. E questo è stato il tema portante del convengo “Risanamento ambientale: stato dell’arte e prospettive” che si è tenuto nel Centro Polifunzionale di Roccabascerana, in provincia di Avellino. Un appuntamento voluto fortemente dalle Pro Loco della fascia pedemontana , alla quali va dato il merito di aver messo attorno ad un tavolo di confronto le diverse figure che hanno una voce in capitolo sul tema ambientale. Esponenti degli ordini professionali degli architetti, dei geologici, dei geometri, oltre dell’Università del Sannio, ognuno con il proprio know-how, hanno dato vita ad un dibattito il cui fine è stato quello di affinare ed incrementare la collaborazioni tra enti ed associazioni perchè per salvaguardare il territorio non bastano gli interventi strutturali, che spesso sono carenti per mancanza di risorse economiche, ma oltre il monitoraggio sono indispensabili altri interventi, definiti, non strutturali. Pianificazione territoriale affinchè non si costruisca in aree pericolose, piani di Protezione Civile fondamentali per la gestione delle emergenze e buona informazione, a partire dalle scuole. Quest’ultimo, concetto ribadito dal presidente dell’Ente Parco regionale del Partenio, Francesco Iovino.
Chiaro e diretto invece il messaggio di Roberta Santaniello, delegata del Presidente della regione campania per la Protezione civile, ai sindaci:
le interviste nel video che segue