(alca) – Il ripristino di una condotta idrica blocca le attività al Comune di Avellino e con esse anche la celebrazione del consiglio che avrebbe dovuto affrontare il tema della criminalità e la sua recrudescenza nel capoluogo irpino dopo gli ultimi atti intimidatori registrati. A quanto pare, la sostituzione di una colonna montante dell’edificio ha preso più tempo del previsto e i tecnici comunali alle prese con l’intervento di manutenzione straordinaria solo all’ultimo momento hanno comunicato l’imprevisto. Da qui l’ordinanza firmata alle 15.58 dal vicesindaco Laura Nargi che, a tutela della salute pubblica, ha chiuso Palazzo di Città, lasciando all’interno solo gli operai alle prese con i lavori in corso. Dunque, nessuna sospensione dell’erogazione idrica da parte dell’Alto Calore, come pure qualcuno aveva fatto sapere, ma un semplice intoppo nel ripristino della rete interna. La cosa grave, però, è un altra: al Comune di Avellino manca un coordinamento tra “il braccio” e “la mente” e mentre l’Ufficio di Presidenza del Consiglio convoca, con largo anticipo, una seduta monotematica importante, c’è chi, all’ultimo istante (l’inizio era fissato per le 16.30), lo fa saltare per lavori di manutenzione, evidentemente non programmati. Se così non fosse, peraltro, cioè se pure questi interventi erano stati pianificati, sarebbe ancora più grave.
Intanto, mentre l’assise saltata è slittata a lunedì prossimo, si registra già il primo contrasto tra maggioranza e opposizioni sulle commissioni consiliari. Alla presidenza della II Commissione, quella sulla Trasparenza, che come per il Bilancio, da Statuto è appannaggio della minoranza, il gruppo dei 3 consiglieri che sostengono l’amministrazione Festa ha deciso di proporre Carmine Montanile, di Laboratorio Avellino, non curanti che l’opzione dell’opposizione è il consigliere Ettore Iacovacci, capogruppo del Pd. Un’intromissione inaccettabile da parte della stessa minoranza che ha portato all’astensione dei primi e all’empasse sulla nomina. Un’altra gatta da pelare sul cammino dell’entrata in funzione degli organismi consultivi, dopo la querelle estiva scaturita dalla posizione del capogruppo del M5S Luigi Urciuoli.