Ambiente e salute, dopo “La Staffetta per la vita”, Franco Mazza, portavoce dell’associazione “Salviamo la Valle del Sabato”, scrive al sindaco di Avellino, Gianluca Festa, per chiedergli un incontro durante il quale discutere delle tematiche sul tappeto: inquinamento, riconversione stabilimenti industriali, svolta green a Pianodardine ed eliminazione dei rischi inerenti alla sicurezza sul lavoro e le emergenze ambientali dopo l’incendio alla Ics. L’obiettivo è fissare delle scadenze davanti ad ogni problema da risolvere, per i quali il primo cittadino si è già impegnato in campagna elettorale sottoscrivendo l’appello “Pensiamo alla Salute”, proposto dallo stesso Mazza.
Questo il testo della lettera
Egregio Sig. Sindaco,
a valle della manifestazione pubblica “Staffetta per la vita” di ieri a cui ha partecipato, Le scrivo per chiederLe la disponibilità ad un incontro in merito all’appello in oggetto.
Le scrivo partendo da una consapevolezza: l’incendio allo stabilimento ICS del 13 settembre definirà inevitabilmente il Suo mandato da Sindaco. Un evento di tale rilievo nazionale per il quale è stato dichiarato lo “stato di emergenza” non può che rappresentare infatti uno spartiacque simbolico considerate la vastità dell’area coperta dalla nube e le preoccupazioni sulle ricadute per la salute pubblica.
Da un lato Lei potrà definire il Suo mandato come l’inizio della“riconversione” di Avellino – a partire proprio dal nucleo industriale in cui è avvenuto l’incendio – perseguendo l’ideale spesso richiamato della cosiddetta “città giardino”. In alternativa, questo periodo sarà ricordato come l’occasione mancata per la salute degli avellinesi, il momento in cui si poteva agire ma si è scelto di non farlo, condannando un’intera comunità a doversi arrendere al rischio di ammalarsi o emigrare.
Le azioni da intraprendere sono note: il rientro nell’ASI e la definizione di un nuovo regolamento compatibile con l’ambiente e la salute pubblica, la riduzione delle polveri sottili, i controlli capillari contro le illegalità e il monitoraggio delle matrici ambientali, il completamento della bonifica dell’Isochimica. Tutti impegni concreti che Lei ha già sottoscritto a maggio 2019 in occasione dell’Appello “Pensiamo alla salute”. Ora abbiamo bisogno di fissare una data, di dare una scadenza certa alla risoluzione delle problematiche citate. Parafrasando la poesia di Primo Levi, se non ora, quando? Se non Lei, chi?
È con questa consapevolezza che Le chiediamo la possibilità di un incontro in occasione del quale saremo interessati a conoscere i tempi e le modalità di implementazione delle politiche necessarie in materia.
Avevamo già inoltrato analoga richiesta di un incontro lo scorso 16 luglio, senza avere alcuna risposta e questo ci dispiace molto.
Come espresso in precedenza, le Associazioni promotrici dell’Appello assumono una responsabilità di “osservatorio permanente” per la salute pubblica, ai fini del monitoraggio degli impegni presi da ogni gruppo politico di maggioranza ed opposizione.
In conclusione, Lei può scegliere tra due sole alternative: preservare oppure cambiare lo status quo; non ci sono vie intermedie. E con la nostra città tristemente nota per il livello medio di polveri sottili più alto tra i capoluoghi di tutta Italia (Rapporto Mal’Aria 2019 – Legambiente), crediamo che non ci sia più tempo da aspettare. C’è bisogno di ripristinare le condizioni di salubrità dell’aria e di regolarità delle matrici ambientali per il benessere dei cittadini di Avellino e dei Comuni limitrofi.
Nell’inviarLe nuovamente i nostri auguri di buon lavoro, ci auguriamo dunque di avere presto una risposta in merito alla Sua cortese disponibilità ad un incontro e restiamo naturalmente disponibili per ogni approfondimento sul tema.
Un cordiale saluto.