“No al Biodigestore di Chianche”. Un concetto ribadito già da tempo, ma per il quale associazioni, consorzi e istituzioni locali hanno deciso di riprendere con maggior vigore e determinazione la mobilitazione civile. L’obiettivo è sempre lo stesso: impedire la costruzione di un impianto industriale per il trattamento dei rifiuti organici nell’area D.O.C.G del Greco di Tufo, precisamente nel territorio di Chianche. Dopo la partecipata assemblea del “Consorzio dei viticoltori degli otto comuni del Greco di Tufo” e la presa di posizione pubblica del “Consorzio tutela dei vini d’Irpinia” è iniziata una serie di manifestazioni e iniziative. Appuntamenti in tre comuni della Valle del Sabato ( Montefusco, Petruro Irpino e Santa Paolina) per spiegare le ragioni del no. Il tour è iniziato lunedi con un consiglio comunale a Montefusco e ieri è stata la volta di Petruro Irpino. Nel piccolo borgo si è tenuta un’assemblea pubblica alla quale hanno partecipato numerosi cittadini e soggetti della filiera vitivinicola. Il pensiero è unanime: “Si al biodigestore, ma non a Chianche
le interviste nel servizio video che segue