“La scuola San Pio di Airola stamattina è stata sequestrata preventivamente dai Carabinieri della locale stazione su disposizione dell’autorità giudiziaria perché, ma ancora non leggiamo le carte, presumibilmente manca “la preventiva autorizzazione sismica”. E il sindaco si è giustificato dicendo: “non ero stato avvisato”. Lasciando cosi i bambini fuori dalla scuola rimasta nel frattempo chiusa.
Se cosi fosse, come motivazione, la magistratura e il Prefetto dovrebbero dare spiegazioni del perché ancora non si sa nulla su molti dei plessi scolastici di Benevento dove, nonostante esposti ed altro, ancora non si ha il quadro completo della staticità di questi immobili. Ad esempio, dalle dichiarazioni di Mastella, la Federico Torre dovrebbe essere abbattuta e ricostruita, ma rimane inspiegabilmente aperta.
Di contralto, la scuola di Pacevecchia, una delle più nuove, è stata chiusa perché oggetto di lavori urgenti. Insomma un quadro desolante dove l’amministrazione mastelliana ha dimostrato e sta dimostrando l’inefficacia e l’inefficienza dei suoi appartenenti.
E se la magistratura dovesse muoversi in tal senso anche qui in città cosa succederebbe?
L’apocalisse?
Con i bambini che non vanno a scuola e i genitori che non sanno dove e con chi lasciarli?
E il nostro sindaco tuonerebbe, come ha fatto quello di Airola, contro la magistratura che non lo ha avvisato?
Ma avvisato di cosa dato che tutti ormai sanno la situazione delle scuole comunale, magari non nello specifico tecnico, ma perlomeno a larghe linee.
Scuole inagibili, inagibili parzialmente, ad al rischio in caso di sisma e cosi via…e se lo sanno tutti lo saprà anche il nostro sindaco.
Ma soprattutto il Prefetto la cui documentazione gli fu consegnata, con dettagli specifici su 8 scuole, un anno fa. La risposta della prefettura sapete quale fu? Il Comune sta provvedendo alle indagini sulla staticità delle scuole. Praticamente la stessa risposta di oggi.
Intanto il Consiglio Comunale sulla questione non è mai stato fatto, i consiglieri di opposizione ancora non hanno ricevuto molte delle carte richieste. Pur avendo minacciato più volte di andare dal Prefetto…non ci sono mai andati.
Ma è possibile che un argomento cosi importante, gli istituti dove vanno a scuola i nostri figli, la loro sicurezza, viene affrontato in questa maniera?
Rivolgiamo quindi l’ennesimo appello a Prefetto, in attesa a questo punto di rivolgerci anche noi all’autorità giudiziaria affinchè chiarisca tutta questa pantomima, di avocare a se la gestione degli immobili scolastici comunali per adoperarsi quanto prima a una loro messa in sicurezza”