Boom per il Sannio, trend positivo per Avellino. Si parla dell’export agroalimentare nazionale e da un analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio estero dell’Istat nel primo semestre del 2019 emerge un quadro roseo per le aree interne della Campania, ma più in generale per la regione stessa che fa registrare un balzo, in positivo, del 5,5%. Sorpresa per la provincia beneventana che, al netto della partenza da un valore assoluto più contenuto segna un incremento del 67,6%. Costante invece la crescita per l’Irpinia con +1,8%, numeri simili per la provincia di Napoli. Ottime le performance di Caserta (+9,1%) e Salerno (+6,8%). Queste le percentuali, poi ci sono gli importi. Complessivamente – sottolinea la Coldiretti – sono stati esportati dalla Campania all’esterno beni agricoli e alimentari per un totale di circa 1, 7 miliardi di euro. La parte del leone spetta alla provincia di Salerno che nei primi sei mesi dell’anno ha esportato valore per quasi 776 milioni di euro, seguita da Napoli con 555. Poi c’è Caserta con i suoi 130 milioni e infine l’Irpinia e il Sannio. E se la prima continua a far registrare numeri importanti: 172 milioni di euro il valore esportato, la provincia di Benevento non va oltre i 41 milioni di euro. Un divario netto rispetto agli altri territori della regione. I dati dell’export del primo semestre – sottolinea Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente regionale – evidenziano uno stato di salute positivo dell’agroalimentare regionale. Il made in Italy e il made in Campania continuano a macinare record, grazie al successo in ogni angolo del pianeta. Questi dati ci spingono a lavorare ancora di più e ancora meglio nella battaglia a favore della tracciabilità e delle etichette trasparenti. I margini di crescita di questo territorio sono ancora enormi”.