La vicenda dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzone inquinati da dosi di tetracloroetilene al di sopra dei liovelli di guardia. Ormai più nessuno polemizza sulla effettiva presenza di agenti inquinanti, le diatribe del recente passato hanno lasciato il posto alla accettazione di una realtà che il Comune ha tentato di contenere ad oltranza ed ora è quasi costretto a subire. D’altra parte la stessa Artea ha fugato ogni dubbio mentre l’Arpac, seppur con tutte le cautele del caso, ha sempre invogliato a prendere in seria considerazione lo screening completo di tutti i pozzi, anche quelli privati, per avere uno sguardo d’insieme sulle falde e provvedere a fronteggiare la problematica. Altrabenevento, cui si deve dare atto di avere sollevato la questione sin dal dicembre dello scorso anno, invoca a gran voce la chiusura di tutti i pozzi. “Il sindaco Mastella ha sempre affermato che “l’acqua è potabile e che non ci sono pericoli per le persone, recita la nota dell’associazione, ma dall’altra parte ha anche annunciato la chiusura, tra fine agosto e primi di settembre, dei pozzi di Campo Mazzoni e Pezzapiana a favore di quelli di San Salvatore Telesino. Al momento, prosegue Altrabenevento, nonostante il superamento della Soglia di Contaminazione l’acqua dai pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni viene ancora servita agli abitanti dei rioni Libertà, Ferrovia Centro Storico”. Altrabenevento, di cui si chiede la estromissione dai tavoli concertativi con la Regione Campania. Italo Di Dio, consigliere di di Area Dem si dice contrario a questa iniziativa ed auspica che si vada oltre la contrapposizione Altrabenevento-Gesesa.
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