“Il giorno 3 settembre presso la sede del Consorzio Sale della Terra è tornata a riunirsi l’assemblea delle famiglie e degli operatori del Centro “È più bello insieme”, che, come è noto tutti, è stato vergognosamente messo nell’assurda impossibilità di proseguire la sua attività nella sede dell’ex Scuola San Modesto I.
Nell’ambito dell’assemblea le famiglie e gli operatori sono giunti alle seguenti deliberazioni:
– proseguire nella attività di autogestione del Centro grazie alla bella disponibilità della sede del Cral delle Poste di via Giustiniani, agli operatori del Centro che dal mese di luglio non sono più in condizione di percepire uno stipendio ma hanno comunque mantenuto un impegno a realizzare attività di socializzazione tre volte a settimana, ed ai giovani in Servizio Civile della Caritas Diocesana;
– denunciare ancora una volta lo stato di abbandono in cui l’Ambito B1 ha lasciato le persone disabili adulte nonostante i fondi regionali dedicati e nonostante la struttura sottratta al Csp “È più bello insieme” sia tuttora inutilizzata ;
– proseguire in futuro le attività del Csp “È più bello insieme” in una struttura individuata in città che ha tutti i requisiti previsti dal Regolamento Regionale n.4/2014 e che sarà oggetto di interventi di rifunzionalizzazione nelle prossime settimane. Questa struttura è stata selezionata tra le decine di immobili privati che le famiglie e gli operatori hanno visitato durante il caldo mese di agosto. Le famiglie hanno inoltre sollecitato diverse pubbliche istituzioni perché si facessero parti attive nell’individuazione di possibili sedi e sono in attesa di risposte. In mancanza di una sede concessa dagli enti locali per lo scopo del Centro, si proseguirà con la struttura individuata. Essa richiederà una spesa di adeguamento di oltre 20.000,00 euro che verranno al momento anticipati dal Consorzio e che si intende raccogliere con la prossima campagna di crowdfunding a favore di “È più bello insieme”.
Le famiglie tengono ancora a denunciare pubblicamente il silenzio su questa incresciosa vicenda di tutti i Comuni afferenti all’Ambito B1 e avvisano gli organismi preposti che i voucher non ricevuti nei mesi di luglio, agosto e settembre per questa scelta scellerata di interrompere l’unico servizio della città sono un diritto acquisito con graduatoria pubblica e per cui si aspettano che con l’apertura della nuova sede individuata siano immediatamente erogati tutti i voucher non corrisposti in questi tre mesi.”