La notizia del dissequestro del Parco Eolico di Morcone ordinato commentata dal deputato pentastellato Pasquale Maglione. Maglione, pur nel dovuto rispetto dell’azione della magistratura,reputa il provvedimento “un vero e proprio fulmine a ciel sereno per coloro i quali pensavano che finalmente fosse arrivata la giusta attenzione da parte della magistratura su quello che stava accadendo sulle montagne di Morcone e delle aree limitrofe. Lo stupore del dissequestro è legato anche alle motivazioni con cui si procede in tal senso, prosegue il parlamentare airolano. Stando alle informazioni riportare mezzo stampa, la scelta di liberare l’area da vincoli giudiziari sarebbe motivata dalla documentazione presentata dalla EON, proprietaria del parco, secondo la quale il l’attività delle torri non potrebbe aggravare e protrarre la prosecuzione dei reati che, stando alle motivazioni del sequestro, sarebbero stati commessi.Nella pur legittima espressione della magistratura è doveroso sottolineare che, stando alle motivazioni del sequestro e del dissequestro, il dato incontrovertibile è che si è preso coscienza della gravità dell’aggressione che ha subito il territorio dell’area del Tammaro. Una aggressione figlia dell’incapacità dell’organo regionale di riuscire a munirsi di uno strumento di pianificazione energetica operativo che possa disinnescare i cortocircuiti che stanno determinando la devastazione paesaggistica delle aree interne. Personalmente, confido nell’operato della magistratura e sono convinto che il suo percorso di approfondimento del caso in oggetto porterà alla definizione delle specifiche responsabilità a cui, spero, vengano inflitte le dovute pene. Lo studio dell’ARPAC e dell’ISPRA, vista la loro terzietà, non dovrà per nessuna ragione finire nel dimenticatoio e con esso la definizione delle responsabilità.