“Per l’ennesima volta i locali commerciali del centro storico, sono oggetto di attacco gratuito da parte del comitato centro storico. Puntualmente ogni occasione è buona per poter parlare in modo dispregiativo di coloro i quali in quelle zone ci investono. Ancora una volta, viene paventata una realtà distorta e lesiva soprattutto nei confronti di chi in quelle zone investe soldi ed ha dipendenti. Il comitato non manca occasione per gettare benzina sul fuoco ed in una querelle contro città spettacolo non esita a scagliarsi contro i commercianti del posto definendoli ” somministratori di alcolici in zone franche per avventori di stupefacenti”. Siamo Carmine e Gaia , titolari di una attività ristorativa in Piazza Piano di Corte, intervenuti a inizio estate per evidenziare le reali problematiche che attanagliano il centro storico e contro i gravi attacchi del comitato nei confronti del commercio della zona. La crisi è quella che è soprattutto in città e ci spiace leggere costantemente questa demonizzazione del centro storico. Se l’intento di tutti è quello di renderlo vivibile e commercialmente valido ci chiediamo che senso abbia questo attacco contro i commercianti del centro storico. Da giugno la zona viene costantemente presidiata dalle forze dell’ordine, la musica è stata regolamentata ma nonostante ciò si continua a dipingere il centro come un luogo malfamato, cupo e pericoloso.. A questo punto ci chiediamo se il comitato si renda conto dei danni che arreca a quei ristoranti e quei locali tipici, che somministrano cibo e che dovebbero essere un vanto del territorio visto che offrono prodotti a km 0 dai vini, alle carni, ai salumi o alle birre. La contraddizione del comunicato del comitato di quartiere si evince nel momento in cui dichiara che poi sia stata l’ amministrazione ad aver messo residenti e commercianti l’uno contro l’altro per poi non esitare a definire i commercianti somministratori di alcorl e di droghe. Da quando è stata messa in piedi questa guerra mediatica nei confronti del centro storico una cosa è stata di certo ottenuta: un notevole calo di affluenza di adulti e famiglie in quella zona con conseguente calo di clientela proprio in quelle attività che andrebbero elogiate. Come si può pretendere di voler costruire un centro storico migliore se poi i primi a demonizzarlo sono proprio i membri del comitato centro storico? La cosa assurda poi sta nel fatto che quegli stessi locali che mettono al rogo pagano lauti fitti ai residenti del centro storico, fitti ben superiori alla media di cui tanto parlanoe non solo la tipologia di fitto stessa e cambiata dal fitto di appartamento singolo si è passati a fitto di stanze singole o doppie con costi ben oltre la media, quindi la svalutazione di fatto non c’e stata per niente. Adesso in occasione di città spettacolo, per una kermesse di 6 giorni si alzano nuovamente le voci, perchè poi non si vuole la musica e non si vogliono gli spettacoli e non si vuole gente perbene che cammina nel centro e non si vogliono turisti in pratica non si vuole crescita. Ci chiediamo a questo punto in concreto il comitato centro storico cosa voglia di preciso perchè allo stato attuale seppure abbiamo civilmente rappresentato la volontà di costruire e dialogare di concerto insieme a loro partecipando alle loro riunioni,ci è stata negata. Detto ciò ci rincuora il fatto che finalmente stiano aggiustando e mettendo in sicurezza la pavimentazione sconnessa a Piazza Piano di Corte e Vico Trescene a seguito della nostra segnalazione . Concludiamo il nostro intervento dicendo che se davvero sta a cuore il centro storico ed è interesse del comitato poter dialogare con tutti, allora bisognerebbe essere meno aggressivi sui giornali e più democratici nelle riunioni consentendo la equa partecipazione di tutte le realtà che lo richiedono.