La segretaria provinciale della Funzione Pubblica Cgil, Licia Morsa, scrive al neo direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Moscati” di Avellino, Renato Pizzuti.
“Ormai l’estate in sanità è vista come una emergenza all’interno dell’emergenza. Ferie, carenza di personale, ambulatori e ricoveri ordinari, ridotti o peggio bloccati, sia al Moscati che alla Asl, sono una costante che ormai ha educato i cittadini più civili ed educati a lagnarsi con moderazione. Finalmente tornerà il freddo e i problemi diminuiranno? Forse. L’accorpamento dell’ormai ex P.O. Landolfi al Moscati è praticamente in standby da un anno e adesso iniziamo a comprendere il perché.
All’Azienda Ospedaliera Moscati, con le sue peculiarità, vista la situazione “particolare”, invece di una riconferma dello staff di direzione nel suo complesso o almeno parziale, la Regione ha ritenuto necessario un totale rinnovamento, quasi come un azzeramento della precedente gestione. Questo produce che il nuovo direttore generale, essendo fresco di nomina, avrà bisogno di tempo per capire cosa fare ed interpretare alla giusta maniera quanto stabilito nel piano ospedaliero e sanitario regionale.
Noi l’apertura di credito però la facciamo e confidiamo nell’esperienza della nuova triade, ed in particolare del direttore generale, che è già stato impegnato in un accorpamento fra presidi ospedalieri e probabilmente per questo è stato designato in Irpinia per continuare rapidamente nell’operazione e stabilizzando definitivamente l’Azienda Ospedaliera nel suo complesso.
Ma…apprendiamo che l’accorpamento di cui sopra, a Benevento, non è andato tanto bene…questo potrebbe essere un problema? Aspettiamo di vedere come la nuova direzione si muoverà. Attendiamo fra l’altro una celere convocazione delle OO.SS. per riprendere il filo di un discorso, che negli ultimi tempi aveva cominciato a produrre effetti. In particolare per quanto riguarda il personale: la conclusione della procedura per progressioni orizzontali, il riconoscimento dei tempi divisa e consegne, l’avvio di un ragionamento condiviso in un tavolo che, anche se a volte informale, era partecipato e ha permesso di focalizzare importanti questioni. Si era cominciata a vedere una condivisione più chiara e responsabile delle scelte fra azienda e OO.SS. Ma tutto ciò è passato, teoricamente si ricomincia, ma, purtroppo, i problemi non aspettano i nostri tempi.
Il nuovo direttore generale purtroppo non avrà il tempo per ambientarsi, oltre a tutto il resto, incombe la questione “Solofra”. Nell’ex P.O. Landolfi di Solofra ci sono seri problemi per la copertura dei turni in Pronto Soccorso e nei reparti. Ancora tutta aperta la partita sulle convenzioni tra l’ASL ed il Moscati per la gestione di alcuni servizi. A settembre, ma forse anche prima, si potrebbe essere costretti ad accettare il fatto che “la coperta è corta” e quindi l’accorpamento potrebbe diventare un mero trasferimento. Noi non ci crediamo … anche se siamo seriamente preoccupati.
Il nostro dovere è sempre quello di sforzarci nel tutelare dipendenti, cittadini ed istituzioni, per questo siamo stati responsabili e collaborativi, con la precedente Direzione Generale e vorremmo continuare ad esserlo anche con la neo direzione insediatasi.
Grazie al sacrificio dei dipendenti ed alla loro collaborazione, il Landolfi si è in qualche modo autogestito responsabilmente, in attesa di tempi migliori che però tardano pericolosamente ad arrivare. Ma non possiamo non domandarci: Quale lo scopo di resettare la direzione Generale del Moscati che aveva in qualche modo acquisito le necessarie informazioni e cominciato a ricreare le connessioni fra il “monco” Landolfi ed il Moscati? I piani aziendali hanno consentito alla ASL di trasferire la Neurofisiopatologia, di chiudere la Nefrologia ed azzoppare la Dialisi privando il nosocomio solofrano di importanti reparti e professionalità. Uno dei quali, la Riabilitazione, che dovrebbe riaprire senza nessun addetto in organico visti i trasferimenti già operati.
Il trasferimento definitivo già dal mese di ottobre 2018 ha ulteriormente determinato una confusione organizzativa dettata da una imperscrutabile azione frettolosa, priva di confronto fra ASL e AORN (si poteva fare da Gennaio 2019?). La domanda rimane: a settembre che si fa? Si ricomincia? Non c’è tempo, non ci sono risorse e non c’è più nemmeno la pazienza.
Di fatto il Moscati è stato commissariato, qualcosa è accaduto a Palazzo Santa Lucia. Noi saremo vigili e non faremo sconti a nessuno a discapito di adeguati servizi dedicati ai cittadini irpini.
Niente potrà ulteriormente danneggiare i nostri cittadini e i lavoratori. La FPCGIL come ha fatto fino ad oggi cercherà di garantire sia ai dipendenti che ai cittadini malati ciò che gli spetta evitando di alimentare facili polemiche strumentali, che, cavalcando l’incertezza del momento, invece di aiutare creano ulteriore confusione. La FPCGIL continuerà ad essere attenta e propositiva, cercando di riportare le discussioni nei luoghi opportuni e con la opportuna trasparenza perché è solo nei luoghi deputati che si può trovare una giusta soluzione ed i fatti fino ad oggi ci hanno dato ragione.
In attesa di incontrarla, auguriamo buon lavoro alla nuova Direzione Aziendale.