“Un incontro proficuo”. Cosi l’amministratore unico della Samte, Carmine Agostinelli, al termine della riunione tra vertici aziendali e sindacati Cisl FP Sannio-Irpinia, e Uil Trasporti Avellino – Benevento in merito al futuro dei 41 dipendenti della società di proprietà della Provincia impegnata nella gestione del ciclo dei rifiuti. Lavoratori che oltre a non percepire più la cassa integrazione (cosi come i restanti 11 dipendenti ) ora sono a rischio licenziamento collettivo. Una scelta, dicono dalla Samte, che si è resa necessaria dopo il peggioramento delle condizioni economico-finanziarie dell’azienda e la significativa contrazione dell’attività produttiva verificatasi a causa dell’incendio allo Stir di Casalduni. E’ stata individuata una soluzione alternativa rispetto al licenziamento, ed è un percorso al quale stiamo lavorando” ha sottolineato Agostinelli che, però, non ha voluto “svelare” le prossime mosse. Per la Uil il futuro dei lavoratori è legato a doppio filo al ripristino dello Stir, inutilizzabile ormai da un anno. E in tal senso sono giunte rassicurazioni confortanti: l’impianto verrà riaperto nei primi mesi del 2020. L’impegno, dunque sarà quello di “trovare una soluzione, uno strumento a favore dei lavoratori” cosi come ha sottolineato Michele Caso della Uil. Assente dal tavolo confronto la Fp Cgil che ha reputato non opportuno partecipare nel momento in cui venivano inviate le lettere di licenziamento. Altra questione quella della cassa integrazione: in scadenza il 17 agosto quella ordinaria, si gioca sui tavoli di Regione e Governo nazionale la possibilità di ottenere la cassa integrazione straordinaria.
