La nomina di Fioravante Bosco a comandante dei Vigili Urbani di Benevento. Un risultato che l’ex sindacalista ha rincorso con spasimo e che ora rischia di vivere con qualche preoccupazione. Oggi il neocomandante era a Palazzo Mosti per rendersi meglio conto delle polemiche scoccate all’indomani della nomina sindacale e fomentate dal M5S circa la sua incompatibilità. Dirimente sarebbe il dlgs 165 che impedisce ai dirigenti, che hanno ricoperto cariche politiche o sindacali negli ultimi due anni, di assumere incarichi di direzione “di strutture deputate alla gestione del personale”. La norma si riferisce ai dirigenti ma Bosco tale non è visto che il corpo dei vigili urbani fa capo al settore Affari Generali del Comune il cui dirigente di riferimento è Gennaro Santamaria. Bosco sarebbe un funzionario e quindi non soggetto agli strali della norma. Tuttavia, Mastella ha deciso di avviare un chiarimento ulteriore e quindi si potrebbe supporre che Bosco sia “sub iudice” fino alla conclusione dell’accertamento. Esiste, però, un lato poco battuto della questione, e cioè il nuovo regolamento dei vigili urbani e che giace in un cassetto dal mese di dicembre. Mastella aveva promesso tempi rapidi ma la questione non vede soluzione. In esso ci sarebbe la emancipazione del Corpo in settore specifico, a se stante, e a quel punto il comandante avrebbe mansioni dirigenziali e incorrerebbe nei limiti del dlgs 165. Ci sarebbe anche bisogno di un concorso pubblico per designare il vertice e Bosco non ne avrebbe i titoli, a parte la incompatibilità. Si potrebbe dire che sia un comandante ad interim, cosa che gli piace poco, ma tutto questo è al livello di congetture. Intanto il sindaco esprime il suo personale ringraziamento all’indirizzo di Giovanni Fantasia, il comandante uscente “persona affidabile e discreta, dotata di grande competenza e umanità”, le parole di Mastella.
