L’affascinante ma allo stesso tempo insidioso percorso che porta al riconoscimento Unesco della Via Appia. Ministero, istituzioni regionali e locali a lavoro, non senza qualche difficoltà, per depositare a Parigi il dossier, associazioni unite invece per far emergere criticità non affrontate fino ad ora. Succede a Benevento, dove il Forum Salviamo il Paesaggio ha organzizato a Palazzo Mosti un dibattito pubblico “Antica via Appia e suo Riconoscimento Unesco – Prospettive sui beni culturali e realtà locale”. Con soddisfazione abbiamo appreso che capolifa dei comuni interessati al riconoscimento UNESCO è Benevento – dicono gli organizzatori che apprezzano anche la scelta del comune di dotarsi di un apposito ufficio presso l’Assessorato alla Cultura ma ci sono criticità da affrontare quanto prima. La prima riguarda Santa Clementina, sito archeologico che in epoca romana rappresentava il primo tratto cittadino della Regina Viarum e oggi uno dei tre spazi scelto dal comune di Benevento per realizzare il depuratore cittadino. Una scelta sbagliata per le associazioni:
Santa Clementina solo il primo di una serie di siti tutti collocati nell’area di ingresso dell’Appia in città che potrebbero finalmente rientrare in gioco e fare da complemento alla regina delle vie ma per i quali è necessario un impegno del comune per renderli fruibili