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Tetra, in prefettura presa di coscienza corale

Tetra, in prefettura presa di coscienza corale

25 Luglio 2019 | by Enzo Colarusso
Tetra, in prefettura presa di coscienza corale
Attualità
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Tenere alta l’attenzione dinanzi ad un problema che esiste e va affrontato con serietà e senza reticenze. E’ ciò che è emerso dall’incontro in Prefettura sulla contaminazione da tetracloroetilene delle falde acquifere della Ferrovia, voluto dal Prefetto Cappetta e al quale hanno preso parte tutti i protagonisti della vicenda: dall’Arpac, a Gesesa, dal Comune all’Asl, alla Provincia, ad Artea, la società incaricata della caratterizzazione per conto di Palazzo Mosti e che ha accertato, a fine giugno, la presenza di Tetracloroetilene fino a 5,00 microgrammi/litro, la soglia di Contaminazione è 1,1 microgr/litro, nei pozzi scavati appositamente al rione Ferrovia. Il dato che è emerso è ora quello dell’unità di intenti. Lo lancia l’Arpac che si pone come perno dell’azione comune per accertare ancora meglio il grado di contamnazione e se il caso lo impone, la chiusura di tutti quei pozi, in maggioranza privati, il cui emungimento sfugge ai crismi di bonifica presenti per Campo Mazzone e Pezzapiana. Che restano sub iuidice. La direttrice dell’Arpac Barricella.

 

Arpac che che rintraccia anche quantità di bromodiclorometano nelle acque servite alla parte bassa della città con valori doppi rispetto alla soglia di contaminazione. E se per la Regione Campania la situazione è tutto sommato non preoccupante la sensazione che se ne trae è che ora a tutti convenga fare chiarezza perchè alto è il rischio del classico cerino acceso e nessuno ha intenzione di pagare per tutti.

 

 

 

 

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