Il caso rifiuti in questo caldo mese di luglio. Ieri il tavolo in Regione Campania per discutere del conferiento dei rifiuti e la carenza strutturali di impianti. Sulla base delle gare già espletate ed in corso di aggiudica, dalle società provinciali, dalla società A2A e dalla regione Campania, si è accertato che l’ammontare delle evacuazioni previste in ambito extraregionale è ben superiore al totale dei rifiuti da conferire come determinato dal fermo del Termovalorizzatore per cinque settimane, stimato in circa 75.000 tonnellate. Anche il fabbisogno di stoccaggio temporaneo risulta fronteggiato con adeguate previsioni di ottimizzazione delle capacità degli Stir e di aree al loro servizio, con riferimento alle province di Avellino, Caserta e Salerno. In considerazione del fermo dello Stir di Casalduni ed in considerazione del conseguente soccorso ricevuto in questi mesi da altre dotazioni impiantistiche, la provincia di Benevento concorrerà con l2500 tonnellate nello Stir di Casalduni e relative aree di servizio a fronteggiare, per quanto possibile, le criticità connesse al fermo di settembre del Termovalorizzatore. Permane ora l’esigenza di effettuare ulteriori approfondimenti per ridurre il periodo di stoccaggio temporaneo per i rifiuti prodotti durante il fermo nella Città metropolitana di Napoli. Soddifatto della riunione l’amministratore unico dell’Asia di Benevento Donato Madaro intervenuto telefonicamente a Labtv. che parla di un impegnod ella Regione a ridurre le vasche presneti negli stir.
Madaro in un documento indirizzato alla Municipale , inoltre, ha chiesto in quesi giorni una task force al corpo di Polizia per un potenziamento delle attività nelle zone per le quali vi è necessità di interventi. Una vera e propria mappatura con controlli serrati.