“È necessario agire per evitare l’imminente Crisi del ciclo provinciale dei rifiuti. Ne deriverebbero costi salatissimi, non solo economici, per l’intero Sannio e i suoi Cittadini. È noto che la causa primaria del problema risieda nell’incendio dello STIR di Casalduni del 23 Agosto 2018 e nella sua mancata riattivazione. Da essa discende la necessità di conferire «fuori provincia», con i relativi aggravi di spesa. È altresì noto che, nelle prossime settimane di settembre, l’inceneritore di Acerra sospenderà i lavori per la programmata manutenzione delle tre linee indipendenti di termovalorizzazione. Tale sospensione implica una «capacità di stoccaggio» aggiuntiva che il Sannio, causa blocco dello STIR, non possiede. L’effetto di tutto ciò, nella migliore delle ipotesi, è, anzitutto, un’ulteriore e insostenibile «esplosione dei costi». Tanto è vero che la Gisec S.p.A., gestore dello STIR di Santa Maria Capua Vetere (dove conferiscono dallo scorso settembre circa 40 comuni sanniti), ha già comunicato un aumento di oltre il 37% dei costi dell’indifferenziato (da 189 euro a 260 euro a tonnellata!).
Si aggiungano le «difficoltà» della Samte, il «gioco del cerino» tra Provincia e Comune di Benevento, la mancata piena operatività dell’ATO Rifiuti, per capire come lo scenario che ci si prospetta dinanzi sia «poco rassicurante». Per di più (e davvero non se ne avvertiva l’esigenza), da pochi giorni è comparso sulla scena un altro, benché inedito, protagonista: «il Tavolo tecnico per l’esame delle problematiche afferenti la gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio».
Istituito dalla Provincia di Benevento, formalmente e legalmente non serve a nulla. Nei fatti, rappresenta il maldestro tentativo di «commissariamento politico» dell’ATO, l’Ente che, ai sensi della Legge Regionale n. 14 del 2016, deve occuparsi della gestione del Ciclo dei Rifiuti.
Orbene, il tempo è scaduto e la Crisi dei rifiuti è alle porte. Si cessi il «gioco delle ipocrisie» e si agisca, Tutti, nella totale consapevolezza dei propri doveri, in primo luogo verso i Cittadini Sanniti. Urge attivare, nella pienezza delle sue funzioni, l’ATO Rifiuti. Ad horas!
Nel mentre, si proceda nei confronti delle altre province campane per la «perequazione dei costi» connessi all’utilizzo dei siti sanniti durante l’emergenza rifiuti dello scorso decennio. Siamo già «fuori tempo massimo». È il momento della Responsabilità!”