ll presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sala “Francesco De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia, il Piano per il Lavoro, partito ufficialmente ieri sera con la pubblicazione del primo bando sulla Gazzetta Ufficiale.
Una procedura che “in dodici ore ha già fatto registrare l’iscrizione di alcune migliaia di candidati” ha rivelato il presidente illustrando i contenuti della selezione pubblica.
“Siamo partiti un anno fa con un’indagine conoscitiva sui vuoti di pianta organica che si sarebbero registrati negli enti locali nei successivi 3 anni in Campania, partendo così da un’esigenza reale dei Comuni”, ha detto De Luca. “La cifra risultata da quell’indagine portava a 10mila posti da coprire in un triennio. E questo è l’obiettivo su cui abbiamo calibrato il nostro Piano per il Lavoro”.
Questo primo bando riguarda l’assunzione a tempo indeterminato tramite la procedura del corso-concorso di quasi 3mila persone. I candidati saranno chiamati a superare una preselezione e una prova scritta, probabilmente alla Mostra d’Oltremare. Gli idonei accederanno poi a un periodo di formazione di 10 mesi nella pubblica amministrazione con una retribuzione di 1000 euro al mese, al termine dei quali sosterranno un colloquio. In questa prima fase sono 166 i Comuni e gli Enti che hanno aderito al Piano. “A settembre contiamo di concludere le selezioni e di mandare a lavorare i primi giovani già ad ottobre”, ha assicurato il governatore che sottolineato la grande portata di questa iniziativa.
“Stiamo facendo un’operazione che non ha precedenti nel Sud, una procedura che è la più seria mai seguita in Italia” ha detto. “Non stiamo facendo un concorso generico – ha spiegato De Luca – ma stiamo seguendo una procedura che è la più seria mai seguita in Italia, mirata alle esigenze di riqualificazione della pubblica amministrazione, gestita non dalla Regione Campania, ma dal Formez a garanzia della trasparenza e della tranquilllità di tutti”.
Si parte con un primo bando per 3mila posti perché “non volevamo perdere più tempo. Qui parliamo di occupazione a tempo indeterminato non di formazione o contratti a tempo determinato o costruiti con tipologie di precariato italiano”.
Ma “alcune criticità” da risolvere restano. La prima riguarda il tempo di validità delle graduatorie aperto per il solo periodo della selezione. “Noi abbiamo proposto di estendere la validità a tre anni”, un tempo ragionevole per far sì che “comuni in dissesto possano risanare i loro bilanci” e altri “decidere di implementare la loro pianta organica”. Poter attingere da queste graduatorie darebbe la possibilità di evitare nuove costose procedure di selezione a tutto vantaggio delle casse dei comuni. Altra criticità deriva al fatto che “si mettono a concorso i posti calibrati sui posti disponibili più un 20%”. Da qui nasce questo primo bando per 3mila.
Per questo il presidente della Regione Campania ha chiesto di mettere in atto un “pressing” per avviare al più presto un iter parlamentare affinché i nodi che restano vengano sciolti. Ma se questa non dovesse andare a buon fine, sottolinea il Presidente, “faremo un altro bando per altre tremila persone perché qui si tratta di dare lavoro e di cambiare la Pubblica amministrazione”.