Irregolarità contabili nel bilancio, 12 milioni di debiti con l’Eni, un immobile pignorato, oltre ad una serie di squilibri finanziari. È questa la radiografia fatta dalla Procura di Avellino alla Sidigas spa che, di fronte a un’istanza di fallimento sollecitata dagli stessi inquirenti di piazzale De Marsico, ha deciso di cedere a titolo gratuito le società di basket, Sidigas Scandone Avellino, e calcio, ex SSD ormai nuovamente US Avellino.
In pratica, alla società che fornisce il gas metano ad Avellino e buona parte dell’Irpinia da quasi 40 anni si contestano irregolarità contabili in bilancio. Così è scritto sugli atti trasmessi dal giudice fallimentare del Tribunale del capoluogo irpino, Patrizia Grasso. Tutto ha origine da un credito insoluto richiesto dall’Eni alla Sidigas per complessivi 12 milioni di euro, sfociati nel pignoramento di un immobile di proprietà di quest’ultima. Ritenuto insufficiente il valore dell’immobile, però, sono emersi dubbi circa la solvibilità della spa, approfonditi attraverso una verifica della situazione finanziaria dell’azienda. Da qui una serie di controlli incrociati che avrebbero confermato un rischio concreto di insolvenza. Passo successivo è stata, il 20 giugno scorso, la notificata dell’istanza. Il patron della società, Gianandrea De Cesare, nell’udienza fissata presso il Tribunale di Avellino il prossimo 12 luglio è chiamato a controdedurre rispetto alle tesi della Procura ed evitare così che le procedure fallimentari diventino realtà.
Nel frattempo, per non trascinare anche le società sportive in questa vicenda, lo stesso De Cesare ha deciso di sganciarsi dal calcio e dal basket avellinese, sui quali l’era targata Sidigas sembra sia arrivata, ormai, al capolinea. Il patron della Scandone e della rinata Us Avellino, da poco iscritta al campionato di Lega Pro, appare ormai vicino ad un suo disimpegno. La società che amministra, del resto, è quella dalla quale sono nate l’avventura ormai ultra decennale, prima come sponsor e poi come proprietà, nella palla a spicchi biancoverde, e l’anno scorso nel calcio, rimettendo in piedi la squadra dopo l’uscita di scena di Taccone.
De Cesare in un recente incontro con una delegazione di tifosi ha detto di voler cedere, praticamente a costo zero, entrambe le società sportive. Della vicenda si sta occupando attivamente il neo sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che ha già avuto contatti con alcuni imprenditori, anche irpini, che hanno manifestato l’intenzione di investire nello sport. In campo ci sarebbero anche le cordate che l’anno scorso avevano avanzato la volontà di acquisire la società di calcio. Tra queste quella di D’Agostino e quella del tandem Preziosi-Marinelli.