Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, con una sobria cerimonia a carattere esclusivamente interno, in linea con le direttive di vertice circa l’Efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, alla quale ha presenziato il Comandante Regionale Campania della Guardia di Finanza – Generale di Divisione Virgilio Pomponi, ha celebrato il 245° anniversario della fondazione del Corpo. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ORDINE DEL GIORNO SPECIALE del Comandante Generale della Guardia di Finanza – Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana, il Comandante Provinciale – Col. Gennaro Ottaiano – alla presenza di una rappresentanza composta da Ufficiali e personale in servizio nonché dei militari in congedo della locale Sezione A.N.F.I., ha tenuto una breve allocuzione, sottolineando il ruolo fondamentale del Corpo nel contrasto alle varie forme di illegalità economica che minano il regolare svolgimento della vita economica del Paese ed in particolare della provincia, ringraziando le Fiamme Gialle irpine per il diuturno e costante impegno in servizio in una realtà, al pari di altre province della Campania, non scevra da insidie e problematiche operative. Con l’occasione sono stati premiati i militari che si sono particolarmente distinti nelle attività di servizio.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Frodi carosello, indebite compensazioni e traffici illeciti di prodotti petroliferi si confermano al centro dell’attenzione operativa della Guardia di Finanza. Settori in cui, nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019, ha eseguito, nell’ambito di piani d’intervento coordinati con l’Agenzia delle Entrate, 723 interventi ispettivi. Sono stati denunciati 66 soggetti. Ammontano a 89 le indagini delegate dalla magistratura e a 1.960.000 euro le proposte di sequestro avanzate. Le misure patrimoniali eseguite sono pari a 900.000 euro. Importanti i risultati conseguiti dal Corpo anche nel settore del contrasto alle frodi all’Iva (meglio note come frodi “carosello”), in quello dei carburanti e delle indebite compensazioni di debiti tributari e previdenziali con crediti IVA fittizi, che hanno visto, in diversi casi, anche il coinvolgimento di professionisti. Sono 4, infatti, i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per frodi carosello o indebite compensazioni. Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 84 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 15 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 69 datori di lavoro per aver impiegato 200 lavoratori in “nero” o irregolari. Ammontano complessivamente a 28 gli interventi nel settore delle accise, che hanno portato al sequestro di oltre 5,3 tonnellate di prodotti energetici oggetto di frode, cui si aggiunge un consumato in frode di oltre 4,5 tonnellate. Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 187 con 13 violazioni rilevate; sono stati sequestrati 10 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento. Irrogate sanzioni per 26.000 euro. I 14 interventi a contrasto del contrabbando e delle frodi doganali hanno portato al sequestro di circa 769 chili di tabacchi lavorati esteri e di 5 mezzi terrestri.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di Spesa Pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. Il settore è strategico per il Paese: solo un equo impiego degli investimenti e dei fondi pubblici può, infatti, sostenere la competitività e una piena ripresa del tessuto economico nazionale. È per questa ragione che il Corpo continua a rafforzare il proprio dispositivo di vigilanza, che si sviluppa lungo una duplice direttrice: il potenziamento delle unità operative territoriali dedicate allo specifico settore di servizio e l’intensificazione delle collaborazioni con le Autorità e gli Enti di gestione, con particolare riferimento ai settori della spesa previdenziale, sanitaria, dei fondi europei destinati alla realizzazione di progetti, dove il corretto impiego delle risorse, oltre a contribuire a contenere l’esborso complessivo dello Stato, come nel caso di trattamenti pensionistici e di invalidità non spettanti, si traduce in un miglioramento della qualità della spesa, con positive ricadute in termini di sviluppo del Paese. È in questo senso che vanno letti i risultati conseguiti dal Comando Provinciale di Avellino nel settore nel periodo gennaio 2018-maggio 2019. 288 gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, si aggiungono 400 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 18 deleghe svolte con la Corte dei Conti. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 635.500 euro, mentre si attestano intorno ai 156 mila euro quelle nel comparto della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 232. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 10,5 milioni di euro, a carico di 67 soggetti. I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari, rispettivamente, al 15% e al 68%. Nel caso dei ticket sanitari è stata sviluppata una specifica analisi di rischio in grado di evidenziare i nominativi di beneficiari già caratterizzati da elevati indici di anomalia. Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato pari a circa 6,5 milioni di euro; contestualmente, l’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato a circa 12 milioni di euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 16, di cui 3 tratte in arresto. Un sicuro indice dell’efficienza dell’azione investigativa è rappresentato dai dati sui sequestri. Le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria che ha accolto le proposte di sequestro avanzate dai Reparti del Corpo rappresentano, infatti, la concreta misura della possibilità per lo Stato di vedere ristorati i danni causati dai fenomeni di illegalità, frode, malaffare e cattiva gestione scoperti dalla GdF. In questa prospettiva, l’azione dei Reparti del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Avellino è in pieno svolgimento per disvelare condotte illecite, sprechi di fondi e risorse pubbliche, fenomeni corruttivi e di disonestà nei riguardi della Pubblica Amministrazione, attraverso interventi mirati e indagini di polizia giudiziaria.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono state 1939 le attività ispettive condotte allo scopo di individuare le diverse forme di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità. In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia (anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”) e del monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento (includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non affiliati alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico). Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 152 soggetti; ammonta, invece, a oltre 2,2 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. Al contempo, è avvertita l’esigenza di ricorrere in maniera sistematica e crescente alle alternative misure di prevenzione, individuate dal Codice Antimafia nell’amministrazione e nel controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, tese al recupero delle condizioni di legalità ed al reinserimento nel mercato economico di queste realtà imprenditoriali. Infine, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti quasi 1127 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio. Tali attività si sono concretizzate, in particolare, nello sviluppo di 77 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 22 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, 6 delle quali sono state arrestate. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 536.937 euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per circa 6 milioni di euro. Sul fronte della prevenzione, si è proceduto all’analisi di 111 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 83 sottoposte a più approfondite indagini. Per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo la Guardia di Finanza si muove lungo tre importanti direttrici, tese a valorizzare rispettivamente le informazioni acquisite nell’ambito delle attività preventive, delle indagini di polizia giudiziaria e nel corso del controllo economico del territorio. Sempre al fine di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure. Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono risultati distratti patrimoni per un valore pari a circa 600.000 euro. Intensificata anche l’azione di contrasto in materia di falsificazione monetaria, con l’obiettivo di ricostruire l’intera filiera del falso (attraverso l’individuazione dei centri di produzione e di distribuzione delle banconote/monete contraffatte) e di contrastare le insidiose condotte basate sull’alterazione dei mezzi di pagamento elettronici, come la clonazione di carte di credito e di debito, posti in essere anche attraverso l’utilizzo della rete internet, nell’ottica di salvaguardare l’integrità patrimoniale dei legittimi titolari e degli istituti emittenti. In tale comparto operativo sono stati denunciati 22 soggetti, 1 dei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre 80.000 euro. In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, i Reparti operativi hanno eseguito oltre 66 interventi e svolto 20 deleghe dell’Autorità Giudiziaria. Sequestrati oltre 2 milioni di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione “made in Italy” o non sicuri nonché rilevanti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità.
CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI
Il controllo del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le componenti territoriali, investigative, aeronavali e speciali del Corpo. In particolare, ammontano a quasi 5,3 chilogrammi le sostanze stupefacenti sequestrate dai Reparti dipendenti da questo Comando tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019: 4,3 chilogrammi tra hashish e marijuana, 670 grammi di cocaina e 330 grammi di altre droghe unitamente a 260 piantine di cannabis. 17 soggetti sono stati arrestati e un automezzo utilizzato per l’illecito traffico sequestrato.