Il pallone, composto di un particolare materiale e gonfiato poi con l’elio, è stato lanciato fino a 35mila metri di altezza. Autorizzati dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) che ha dato il suo via libera. Questo evento è stato arricchito da particolari tecnologie per permettere nuovi esperimenti scientifici: la cattura di micrometeoriti e la rilevazione di radiazioni e raggi cosmici.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie al protocollo d’intesa firmato tra l’Associazione Nazionale Arma Aeronautica di Caserta, il team Abachos e l’Istituto Palmieri-Rampone-Polo di Benevento. In sostanza si tratta di un aliante che viene portato in quota dal pallone sonda e che naviga verso un punto programmato, raggiunto il quale inizia a scendere nel luogo impostato in partenza, tipicamente lo stesso da cui è partito. In questo modo, spiegano i creatori, si evitano i viaggi di recupero e i relativi costi. Entusiasta la Dirigente scolastica Maria Marino.
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