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Immagrazione in Italia: l’invasione che non c’è

Immagrazione in Italia: l’invasione che non c’è

24 Maggio 2019 | by Alberto Tranfa
Immagrazione in Italia: l’invasione che non c’è
Attualità
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L’Italia è il paese del mondo con il più alto tasso di disinformazione sull’immigrazione. E’ quanto emerge, in estrema sintesi, dal dossier Statistico Immigrazione 2018 elaborato da dal Centro Studi e Ricerche IDOS e presentato questa mattina nell’Aula Magna dell’Istituto Universitario Scuola Superiore per Mediatori Linguistici nell’ambito del Convegno “IN TRANSITO: l’immigrazione nel contesto del cambiamento della società italiana fra prospettive teoriche e buone pratiche”.  Un appuntamento voluto per celebrare la “Giornata Mondiale della Diversità Culturale”. Presenti referenti di diverse cooperative e associazioni, tra cui il Consorzio Sale della Terra, le Acli Provinciali di Benevento e l’Associazioni Diritti a Sud. In Italia sono 5.200.000 i residenti stranieri, e nonostante il flusso migratorio dell’Africa  subsahariana sia stato quello più cospicuo negli ultimi 4 anni, sul territorio la metà di questi stranieri sono europei, per di più comunitari. Poi c’è quella fetta, e forse è il dato più sorprendente 1.300.000 stranieri nati in italia, dunque stranieri solo per legge. Secondo il Dossier è errata anche quella credenza che vorrebbe l’Italia  assediato e invaso dagli stranieri negli ultimi anni: la loro incidenza è dell 8,5%, aumentata di soli pochi numeri decimali rispetto al 2013. Il Sud Italia e dunque anche il Sannio, una terra di passaggio. Quelli che rimangono diventano  una risorsa, un vantaggio per lo sviluppo economico e intelluale, sottolinea Luca  Di Sciullo, presidente  del Centro Studi e Ricerche IDIOS,
Guardare la diversità,  l‘interculturalità come un fenomeno che necessità di misure politiche volte all’apertura e non alla chiusura.

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