“Eva non è ancora nata” ma chi è Eva? E’ la stessa donna che viene uccisa in casa dal marito,la stessa donna sfregiata dall’acido dall’ex fidanzato?La stessa donna discriminata sul lavoro. Si Eva è la donna che incarna la bellezza dettata dall’universo, ma che spesso viene oscurata dalla brutalità dell’uomo violento e dalle ingiustizie sulla scia di una mentalità che ne annienta il valore di genere.”Eva non è ancora nata” ha il volto di Antonella Nicolella, è una piéce teatrale portata in scena da Salvatore Cosentino,Sostituto Procuratore Generale Corte d’Appello di Lecce.Un magistrato che si fa attore-cantante per divulgare attraverso l’arte, la legalità. L’iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati – Sottosezione di Benevento in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio, è arrivata anche a Benevento a Palazzo Paolo V.
Quando Cosentino sale sul palco catalizza l’attenzione del pubblico come solo i grandi attori sanno fare, eppure, quello che il magistrato dall’alto della sua carica porta in scena, non è una storia astratta,non è finzione, ma è una riflessione precisa e coerente della realtà di oggi: il carisma di Cosentino riesce a far comprendere che il raptus che spesso si associa al femminicidio non deve essere un alibi. Cosentino incanta gli studenti in sala, le alte cariche presenti in prima fila, e parla di articoli di diritto penale e civile sfumati con ironia sottile e pungente,affronta i drammi dell’uomo e della donna contemporanei, in corsa per raggiungere una parità che poi spaventa,disarma e confonde. “La bellezza salverà il mondo” scomodando Dostoevskij, Cosentino aggiunge: “ma non dovremmo essere noi a salvare la bellezza?” La bellezza che per Cosentino comincia proprio nel rispetto delle differenze tra uomo e donna, perchè sono quelle che rappresentano il punto di forza.