“Le idee non si processano, quanto è accaduto è un attacco alla Costituzione Italiana”. Questo lo slogan della manifestazione andata in scena a Benevento, cosi come in 20 città, dove sindacati, associazioni e diversi docenti di vari istituti sono scesi in strada per esprimere vicinanza alla docente Rosa Maria Dell’Aria, insegnante italiano di Palermo sospesa per non aver vigilato su un video elaborato dai suoi studenti. Un lavoro presentato nella Giornata della memoria e nel quale si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini. I manifestanti, in presidio dinanzi la Prefettura, hanno espresso vicinanza e indignazione per una sospensione equiparata ad un atto intimidatorio, facendo riferimento anche aiversi articoli della costituzione, tra cui l’articolo 21 e il 33 della che sanciscono rispettivamente la libertà d’espressione e quella di insegnamento. “Tutti insieme vogliamo lanciare un appello ai cittadini: non siate atipici e disinteressati nei confronti di simili episodi” – cosi i sindacati, tra cui Cigl e Uil. La vicenda che ha avuto un respiro nazionale è stata commentata dallo stesso Salvini. Il leghista ha definito demenziale il paragone tra il suo decreto e le leggi raziali, tuttavia il Capitano ha voluto però precisare che anche secondo lui la sospensione era eccessiva e ha annunciato di voler incontrare nelle prossime ore la docente in questione. Un appuntamento al quale dovrebbe prendere parte anche il ministro dell’Istruzione Bussetti che ha più volte sottolineato come su questa sospensione il Ministero non ha avuto alcun ruolo e la decisione è stata presa autonomamente dal provveditorato agli studi siciliani.