A detta dein turisti la città è sistanzialmente pulita. Una impressione che va rispettata ma che confligge con la reale oggettività della situazione. Al di la deglòi inzivados di turno e ce ne sono parecchi, va segnalao anche l’andamentio a singhiozzo dei cdr di Tufino e Pianodardine dove la raccolta dei rufiuti del Sannio viene indirizzata per la perdurante chiusura di Casalduni. Scioperi e altre coincidenze negative hanno impedito agli autocompattatori di sversare e poi c’è la onnnipresente precedenza di Napoli e della sua ingente mole di spazzatura che ha la priorità. Mastella, non più tardi di qualche giorno fa, aveva rassicurato circa un graduale ritorno alla normalità. Al sindaco si aggiunge anche l’Amministratore Unico di Asia Madaro che fa professione di ottimismo.
Il nodo gordiano da sciogliere è la riattivazione della linea dello stir di Casalduni. Il presidente della Provincia Di Maria assicura che dal primo di settembre verranno riprese le attività, seppure in forma ridotta, mentre Cgil Cisl e Uil rilanciano il dramma lavorativo dei 53 dipendenti e al nuovo menager di Samte Agostinelli, dopo avere sottoscritto la cassa integrazione ordinaria, hanno ribadito la improcrastinibailità della riapertura dello stir. “Le misure di ammortizzazione sociale stanno per scadere”, dicono i sindacati, ” ragione per cui resta davvero l’ultimo paracadute al quale i lavoratori della Samte si possono aggrappare”.
