E’ stata una lunga giornata quella che è trascorsa sul fronte dell’inquinamento da tetracoloroetilene dei pozzi cittadini. Il problema, da prima sottovalutato, è ora presente nelle agende dell’Amministrazione Mastella, con lo stesso sindaco palesemente nervoso nella mattinata quando si era posta l’eventualità addirittura di poterli chiudere i pozzi, di Pezzapiana e Campo Mazzoni, e lo stesso Amministratore di Gesesa non ne escludeva la possibilità.
L’incontro in Prefettura, invece, restituisce un Mastella più rilassato. Dinanzi al Prefetto Cappetta e agli emissari della Regione, di Arpac, Gesesa ed Asl il Primo Cittadino ribadisce che l’acqua è potabile, ritornello che non lo ha mai abbandonato.
Le falde acquifere. Lì bisognerà fare un monitoraggio accorto ma a spese della Regione e senza chiudere i pozzi
In definitiva, Mastella batte sullo stesso discorso di sempre: l’acqua è potabile, magari non sarà di grande qualità, ma è potabile. Annuncia che dal Biferno arriveranno 140 litri al secondo in più e tali dovranno essere se non si vorrà arrecare danno alle condotte. Ad Altrabenevento, che non nomina mai, rivolge l’invito a smetterla con gli allarmismi che, a suo avviso, generano tensione inutile tra la popolazione.
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