E’ stato uno dei punti torridi della passata estate ed ha proseguito fino ad inverno inoltrato. Stiamo parlando della questione legata ai ponti, San Nicola e Serretelle, per i quali “tanto reo tempo si volse” in conseguenza del crollo del ponte Morandi a Genova. Fu l’esimio Antonio Corbo, firma politica di Anteprima 24 a suggerire che anche il nostro ponte era stato progettato dal grande architetto romano e tanto bastò per mandare in allarme Mastella, nonostante la riapertura nel dicembre 2016 dopo l’alluvione dell’anno precedente. Oggi Ponte San Nicola è aperto. I carotaggi ne hanno evidenziato alcune criticità ma poi la riapertura si è imposta come inevitabile. Chiuso, almeno sulla carta, è il ponte sul Serretelle, per il quale fu scomodato il genio militare, e che versa in condizioni assai più allarmanti dell’altro. Qui le transenne non frenano l’incedere della auto tanto che sarebbe auspicabile altro deterrente, per esempio paletti fissati al suolo col cemento. L’assessore ai Lavori Pubblici Pasquariello sostiene che l’attenzione dell’Amministrazione è alta. Certo occorrerebbe la buona volontà dei cittadini che però dinanzi alla prospettiva di fare giri chilometrici preferiscono sfidare la sorte e attraversare il ponticello e guadagnare tempo. Ponticello che potrebbe essere sul fiume dei guai, parfrasando un film di Jerry Lewis, viste le condizioni strutturali in cui versa l’infrastruttura. Mastella farebbe bene a drizzare le antenne. La sua, ormai, proverbiale pertinacia nella esenzione di responsabilità da tutto quello che potrebbe portargli pregiudizio protrebbe rivoltarglisi contro, se dovesse accadere l’imponderabile e se a qualche PM dovesse balzare in mente di doversi occupare di lui per atto dovuto. Nel ritrovato e si spera diuturno clima di cordialità col sindaco la prenda, il Ceppalonico, come un suggerimento disinteressato.
