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Benevento| 90 dipendenti a rischio al deposito locomotive, l’appello dei sindacati

Benevento| 90 dipendenti a rischio al deposito locomotive, l’appello dei sindacati

7 Maggio 2019 | by Anna Liguori
Benevento| 90 dipendenti a rischio al deposito locomotive, l’appello dei sindacati
Attualità
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“Sappiamo tutti il ruolo fondamentale che svolgono le infrastrutture in un territorio. Principalmente quando si parla di aree interne, queste servono sia per renderlo competitivo e soprattutto per crearne sviluppo, opportunità occupazionali e un sistema di trasporto funzionante per cittadini e merci. Oggi, però, assistiamo ad un declino quotidiano del sistema trasporto gomma e ferro. Siamo tutti a conoscenza delle vertenze in atto nella nostra provincia, cominciandodalle difficoltà dell’azienda Trotta che dovrebbe offrire la mobilità ai cittadini della città e non solo.

Non stiamo qui a raccontarvi ancora una volta il dramma e le infinite difficoltà che vivono le famiglie dei lavoratori , alle quali non faremo mancare il nostro sostegno. Il nostro obiettivo è quello di porre all’attenzione di tutti – forze politiche, istituzioni, movimenti e associazioni del Sannio – una realtà lavorativa esistente in città dal 1928, a cui si aggiunge la situazione scaturita dalla decisione della Direzione presa in ambito del Gruppo FS sui rotabili diesel, che rischia seriamente di scomparire: stiamo parlandodell’attuale Impianto Manutenzione Corrente, meglio conosciuto dai cittadini Sanniti come deposito locomotive situato a Benevento, in via Valfortore.Se le scelte politiche sul come effettuare la mobilità nelle zone interne non dovessero cambiare, crediamo sia difficile mantenere l’attuale livello occupazionale dell’Impianto. Addirittura, potrebbe essere messa in discussione l’esistenza dello storico “deposito”.

Attualmente la struttura in questione conta circa 90 lavoratori: la maggior parte sono dipendenti di Trenitalia e Rekeep, quest’ultimi ormai in piena emergenza, vista la perdita di lavoro avvenuta dai precedenti tagli effettuati in questo Territori che, solo grazie alla quiescenza di 6/7 risorse siamo riusciti a scongiurare dei licenziamenti/trasferimenti in altri impianti degli addetti in tale ambito. Pensiamo sia arrivato il momento di riflettere e mettere in campo tutte le soluzioni possibili, per evitare la perdita di posti di lavoro ed evitare azioni esasperate da parte dei lavoratori.

Siamo fortemente preoccupati, perché se da una parte si prevedono migliorie per quanto riguarda le infrastrutture, (elettrificazione della linea ferroviaria BN-AV-SA, Alta Capacità/Velocità NA-BA), lo stesso non possiamo dire per chi esercita la Manutenzione dei rotabili diesel Infatti, ci chiediamo, se tali mezzi verranno sostituiti con nuovi rotabile a trazione elettrica, qualcuno che tanto proclama di tenere a cuore le questioni delle Aree Interne, si è chiesto che fine faranno quei lavoratori e soprattutto il Sito Produttivo di Trenitalia che per anni ha svolto egregiamente la manutenzione sui rotabili a trazione diesel? È mai possibile che su una questione di tanto rilievo per l’intero territorio, tutta la politica

Sannita, insieme alle istituzioni non cerchi di dare il giusto contributo nell’affrontare un tema di politica industriale e occupazionale che vede il territorio Sannita, ancora una volta, protagonista in maniera negativa. In che modo si vuol cercare di mettere in campo quel cambio di rotta più volte acclamato per le Zone Interne, è mai possibile che alla fine resta sempre uno Slogan elettorale e basta?

Il nostro invito è quello di un confronto serio e attento sulle vere esigenze del Sannio, con chi realmente vuol cercare di dare un corretto contributo per far decollare per una volta e per sempre la questione legata alle Aree Interne ed evitare ulteriori scippi a questo Territorio. Non cerchiamo il responsabile di turno, il nostro appello dev’essere visto da tutti come uno stimolo e non una critica, perché chi possa incidere ha il dovere di farlo e rappresentare le istanze del Territorio, lì dove si decide il destino di intere comunità.

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