Usa due hashtag Pasquale Maglione per giudicare l’intervento di Vincenzo De Luca. Lo fa attraverso un lungo post su facebook che inizia con un “buffone” e termina con “cialtrone”
Ecco il test intero del post
È arrivato in provincia il buffone.
È arrivato con la sua auto blu ed è venuto a fare sfoggio di tutta la sua arroganza e spocchia e da buon codardo lancia accuse, come sempre, senza che vi possa essere un contraddittorio.
Alle sue spalle quel Sindaco che il buffone di Salerno umiliò tempo fa a Telese e che oggi, mansueto come il più pavido dei rivoluzionari solo a favore di telecamera, promuove il contrario di quello che ha sempre sostenuto attraverso atti pubblici, come lui ama urlare.
Insomma De Luca è venuto a dirci che avevamo ragione e che farà quello che noi abbiamo sempre sostenuto.
Viene a confermare, se ancora ce ne fosse bisogno, che le scelte di sanità sul territorio dipendono da lui e che quindi scaricare le responsabilità sul Ministro è stato solo strumentale.
Ha dimenticato, però, di dire che se non fosse stata per la concessione della deroga da parte del Ministero il presidio di Sant’Agata de’ Goti, oggi, non avrebbe più un PS così come, del resto, lui aveva deciso.
Poi chiede un busto ma, personalmente, sarebbe più consono regalargli un copri naso rosso: accessorio indispensabile per un pagliaccio di siffatta stoffa.
Infine, al guappo di cartone lo avrei portato nell’area del Tammaro per fargli vedere lo scempio che sta assecondando; lo avrei portato nel fortore per fargli capire cosa significa non poter usufruire di un trasporto pubblico; lo avrei fatto parlare con i giovani che da due anni aspettano i soldi per il primo insediamento in agricoltura; lo avrei fatto confrontare con chi ancora aspetta i soldi per l’alluvione del 2015.
Insomma, personalmente e con garbo, lo avrei invitato a pedate ad uscire da un territorio provinciale che lui ha immaginato come discarica e senza servizi essenziali.