IL giorno di Vincenzo De Luca a Benevento per quella che lui stesso ha definito “operazione verità”. Giunto in citta per l’inaugurazione del rinnovato Pronto Soccorso del Presidio ospedaliero “G. Rummo”, il governatore ha poi tenuto una conferenza stampa nella Sala Conferenze dell’Azienda Ospedaliera “San Pio”
A prendere la parola per primo è il dg del nosocomio sannita, Renato Pizzuti che ha passato in rassegna tutte le novità del nuovo pronto soccorso, ma anche delle difficoltà riscontrante nel suo mandato. Ha parlato di lavoro intenso che poi ha portato ad “risultato economico positivo con un attivo in bilancio “. “Nuovi letti, nuovi mammografi e altri macchinari per la chirurgia – ha aggiunto Pizzuti – abbiamo ottenuto 35 milioni e 200mila euro di finanziamenti, utilizzati in parte per il nuovo pronto soccorso Sulla griglia Lea diversi indicatori rispondono ai requisiti nazionale. Nota dolente il caso anestesisti: “Abbiamo fatto un concorso ma hanno accettato solo due anestesisti. Il mese prossimo apre lungodegenza a Sant’Agata e dovrebbe partire riabilitazione” . “Abbiamo dato una rinascita a questa azienda, sia in termini di apparecchiature e personale” ha concluso il manager partenopeo.
Dal tecnico e pacato dirigente, poi la parola è passata al governatore De Luca
“E’ una occasione importante per fare un’operazione verità – ha sentenziato in apertura – In questa realtà, una serie di forze hanno lavorato per mesi per falsificare la realtà, a partire dai Cinque Stelle che non fanno altro che mentire. La Regione ha fatto ciò che non si è fatto in quarant’anni sulla sanità in Campania. Abbiamo fatto una rivoluzione per dare dignità e rispetto, non c’è un dirigente che possa dire che in questi anni abbia subito pressioni politiche o partitiche. Ho sentito un improvvido membro del governo che devono liberare la sanità dai partiti. E loro sono andati al Moscati a fare una manifestazione politica con il candidato grillino: si vergognino. Dai partiti la sanità la sto liberando io, abbiamo cominciato al lavorare dal 2015 con bilanci non approvati da più di 3 anni. Ogni tre mesi andiamo i a Roma perchè commissariati dal 2009 perchè avevamo “rubato in Campania: nove miliardi di debiti e per questo commissariati. Il bilancio della sanità incideva sul bilancio nazionale. Ci chiedevano come avevamo fatto ad approvare il bilancio regionale, ci ridevano in faccia ma siamo partiti . A Napoli1 si viveva con fatture triplicate, la camorra comandava. Ma noi abbiamo risanato i conti, oggi ci presentiamo con un bilancio attivo della sanità campana. Anche sui Lea eravamo ultimi in Italia (104 punti) e delle liste di attesa non ne parliamo. Parti cesarei al 94 per cento, operazioni al femore dopo 15 giorni : cose da pazzi.La rete dell’infarto del miocardio non esisteva, l’abbiamo fatta noi.Non c’erano centri anti diabate in questa regione (salvo qualche eccezione). Abbiamo dovuto ricominciare con una santa pazienza, anche dal punto di vista del personale. Per venti anni mai utilizzato fondi per edilizia ospedaliera : per la prima volta abbiamo utilizzato seicento milioni di euro. Prima si rubava, io fucilerei alla schiena chi ha gestito la sanità in Campania. La Grillo, il sedicente ministro, non ha capito niente di niente, non ha capito che sto facendo un favore al governo. Domani mando una lettera di diffida per porre termine al commissariamento in quanto la Campania non lo è più. Non c’è più bisogno del commissariamento in campania: una domanda che pongo al Ministro Grillo da sei mesi. Non hanno capito nulla, giocano soltanto. Abbiamo dovuto veder morire bambini di morbillo per far capire a questi sciagurati che la medicina è una cosa seria, non da saltimbanchi e comici. Per poco grazie all’imbecillità dei cinque stelle ritornava la poliomelite. Il contesto nel quale abbiamo iniziato a lavorare era questo.
De Luca poi si è focalizzato sul piano ospedaliero e la situazione a Benevento: “A settembre abbiamo presentato un piano ospedaliero diverso da quello approvato. Ad ottobre il ministro ha imposto alla Regione di tagliare in un anno 40 strutture complesse, lo ricordo a quegli imbecilli che poi fanno demagogia sul territorio. Avevo detto al ministero di avere un arco di tempo maggiore (3 anni per avere pensionamenti, gestire il personale e ridurre le strutture ), ma a novembre la commissione tecnica ha deciso formalmente che dovessimo tagliare 40 strutture complesse e qui si sono determinati i problemi. Ditelo agli imbecilli che vanno a fare i manifesti. La Regione Campania ha accettato perchè se non approvavamo il piano ospedaliero entro dicembre non potevamo approvare il piano del personale e se non approvi ospedaliero come fai a calibrare il fabbisogno che hai. Ciò avrebbe paralizzato tutto. Ci siamo detti “andiamo avanti e poi si vede”. Nel frattempo abbiamo presentato al ministero un piano per l’edilizia ospedaliera e un piano per rinnovare i nostri ospedali (presentato il 24 aprile dello scorso anno) stiamo aspettando che il governo del cambiamento metta il timbro. Ci hanno detto che approveranno entro maggio. Quando abbiamo parlato di polo oncologico a Benevento noi lo avevamo programmato un anno fa e stiamo in attesa che sblocchino le risorse, a quel punto ci regoliamo diversamente, anche penalmente. Abbiamo approvato il piano dovendo ridurre i tagli, e qui si è aperto un balletto indegno nei territori. Questo è accaduto in diversi realtà tra cui Sant’Agata. Fare un piano ospedaliero in Campania è un miracolo. Stiamo cercando di trovare equilibro e ascoltare le richieste giuste, cosi come quelle di Sant’Agata. Il bilancio di Sant’Agata ci porta ad avere un deficitdi 5 milioni e questo non è positivo. NOn è consentito avere ospedali con debiti sennò il commissario lo fanno a Roma. Io non sono adatto a dire di si a tutti quanti. Oggi stiamo tornando nei territori per trovare il giusto equilibrio stando attenti attenti a non ricreare debito perchè se Dio non voglia usciamo fuori con un debito, ci teniamo il commissariamento per altri 70 anni. E questa è una situazioni inacettabile.
A Benevento mi auguro vogliate fare una statua a chi sta parlando – ha ironizzato De Luca – la provincia di Benevento nel nostro piano ospedaliero è la provincia con posti letti più alta della popolazione. A Benevento 4,6 posti letto per 1000 abitanti, a Napoli 3,36 posti letto per 1000 abitanti. Secondo i parametri a Benevento ci sono 288 posti letto al di sopra della media nazionale. Non dico una statua intera ma un mezzo busto dovreste farmelo. “
Il Sant’Alfonso Maria de’ Liguori: “Abbiamo fatto un’operazione perchè si minacciava la chiusura di Sant’Agata de’ Goti non le imbellicità che diceva La ministra Grillo che ha scritto un tweet su Sant’Agata dove aveva detto a me di non chiudere, ma è una mentitrice nata. Sant’Agata era destinata alla chiusura, noi l’abbiamo salvata e quando abbiamo litigato era per salvarlo e mettere in sicurezza il Dea di II livello del Rummo. L’Italia deve trovare da dopo l’Europee 23 mld di euro e altri 30-40 mld per le altre operazioni a pagare tra cui quota 100 perchè se ne vanno in pensioni figure importanti, tra cui i primari. Ma ormai stiamo andando avanti in Italia ccome un fosse un circo equestre C’è stata un errore di comunicazione di Sant’Agata perchè ad un certo punto si è presentato questa situazioni:no polo oncologico, reparti chiusi e risorse assenti. A quel punto abbiamo fattoo una riunione tecnica e riavremo i servizi richiesti. C’è un dato importante, però: in Italia non ci sono medici. Abbiamo fatto concorsi per l’emergenza non si presenta quasi nessuno, idem anestesisti. La totale assenza di programmazione nazionale sta portando l’Italia in un vicolo cielo, tra due-tre anni non sappiamo come governare le ambulanze. Qui si è determinata una particolare tensione perchè non ci sono più due medici, uno di valore e uno no. E’ andato via Catapano, una grande personalità che ha generato un senso di vuoto. Ma capiamoci i primari sono professionisti liberi che decidono dove andare a lavorare e noi, come regione, non possiamo bloccarlo. Abbiamo parlato con Catapano ed è disponibile a dare una mano, ma questa mi pare un’offesa anche ai tanti primari qualificati del Rummo, che è un grande ospedale della regione e non è crolla se va via un primario, per quanto bravo ed eccezionale. Poi se ne è andato un altro e quello che è meglio perderlo che trovarlo, quello con il nome austroungarico (si riferisce ad Husher) oggetto di particolari indagini giudiziare. Ora abbiamo il problema di accelerare i concorsi, potete far crescere una nuova leva di giovani medici e creare un nuovo filone di professionalità a cui trasmettere competenza ed esperienza. Questo è il lavoro in cui siamo impegnati e dobbiamo farlo fino in fondo.
Conclusioni tra impegni futuri e tweet: “Oggi c’è stata l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso: faremo gli investimenti detti da Pizzuti, abbiamo il dottore Di Santo che sarà il nuovo direttore sanitario, un dottore del territorio. Credo che ci stiamo avviando ad un assestamento serio, quando avremo le risorse (1.8mld dell’articolo 20) con le quali ci doteremo di tecnologica all’avanguardia. Io credo che in tutta la sincerità penso che abbiamo fatto un lavoro che merita rispetto: siamo indietro su alcuni aspetti, cosi come la medicina territoriale, dobbiamo creare una rete vasta sul territorio e gli screening oncologici, lavorare sulla popolazione femminile. Qui siamo in ritardi, ma stiamo recuperando decenni, non anni. Dobbiamo correre, fare di più. Ma il lavoro che è in corso è un miracolo, oggi dai 105 punti della griglia Lea siamo a 170, certificati 163. Ma vendo superato la soglia del 60% dei vaccini anti influenzali abbiamo dunque toccato 170. Un miracolo con alcune cose molto belle, la nuova normativa per la procreazione assistista. Quello che abbiamo davanti agli occhi in questi mesi mi fa venire la depressione: esponenti di governo che litigano tra loro, però…fanno i tweet, sono moderni. E uno dei vicepresidenti del consiglio fa sfilata di moda di giubbini. Il contesto è complicato, ma noi cerchiamo di muoverci.”