Il Comitato “Curiamo la vita” di Sant’Agata de’ Goti torna a far sentire la sua voce e lo fa attraverso una lettera indirizzata direttamente al governatore della Campania Vincenzo De Luca. Le attiviste da giorni hanno interrotto lo sciopero della fame su richiesta del prefetto di Benevento, Francesco Antonio Cappetta ma il presidio a difesa del Sant’Alfonso Maria de’ Liguori è permanente. Sono li dallo scorso 30 marzo e ora, dopo 18 giorni giorni contraddistinti da mobilitazioni di ogni tipo, sono sfiduciate, arrabbiate e spazientite. Venerdi scorso la visita degli ispettori ministeriali, ma del tavolo tecnico con la Regione non c’è traccia. Per questo motivo la presidente del comitato Mena Di Stasi ha scritto una lettera al presidente De Luca. Una missiva nella quale l’attivista invita l’inquilino di Palazzo Santa Lucia a pensare e parlare con il cuore di nonno. Non manca di sottolineare che De Luca non ha trovato il tempo per incontrare i manifestanti a differenza di quanto avvenuto, invece, per la trasferta a Verona per il Vinitaly:
Preoccupate per l’incertezza in merito alla nomina del nuovo commissario della sanità in campana, le attiviste nei giorni scorsi hanno chiesto un segnale forte dai sindaci del comprensorio, chiedendo la dimissione dalla carica e la consegna della fascia tricolore nella mani del Prefetto in modo da rappresentare le aspettative della popolazione che vive un un forte disagio in questo momento. Dal comitato, però, fanno sapere che non c’è stata nessuna risposta:
Le donne saranno in presidio anche nei giorni di Pasqua e sono pronte ad una nuova protesta qualora non dovessero esserci sviluppi decisivi: