Questa amministrazione, è così tempestiva nell’applicazione dell’allerta meteo con chiusura delle scuole e luoghi pubblici, mentre sulla vicenda acqua continua a discutere a mezzo comunicati stampa come se il problema fosse meno importante del vento. Ed invece, l’eventuale presenza di inquinanti, come il tetracloroetilene e il triclorometano, che hanno superato in molti casi i valori consentiti ( almeno così una parte comunica ) nelle acque che forniscono gran parte degli abitanti della città, compresi bambini ed anziani, è di importanza assoluta e non può essere trattato al pari della segnalazione di una buca o di un sacchetto di immondizia rinvenuto a terra. Va precisato e non deve passare come una mera considerazione politiche che, Il tetracloroetilene è un probabile cancerogeno inserito nel gruppo 2A e cioè alcuni suoi metaboliti sono genotossici e qundi cancerogeni per l’uomo coinvolgendo fegato, reni, sitema nervoso centrale e tessuti adiposi. Si è creato un vortice di notizie a rimbalzo, tra il comune, la gesesa, l’arpac, la provincia e l’associazione Altrabenevento che a lanciato l’allarme basato su dati oggettivi, creando una sorta di intrigo, un giallo degno delle migliori firme noir. Il Comune conferisce incarico esterno per verificare se i livelli sono nella norma ed inoltre attraverso un bando affida la bonifica del sito ad una società esterna, la Gesesa annuncia che i livelli sono stati sforati, l’Arpac conferma che il tetracloroetilene ha superato la soglia consentita ed annuncia una indagine sui pozzi, la Provincia, Servizio Gestione Integrata Risorse Idriche Ecologia interviene sulla questione. Insomma una confusione dove anche gli esperti della materia non riescono più a districarsi. Un dato è certo: la Politica con i suoi amministratori pro tempore, non può e non deve affidare le risposte, vista l’importanza del caso, a comunicati stampa di scarsa rilevanza in quanto non raggiungono gli obbiettivi forse sperati di comunicazione. Sarebbe opportuno mettere tutti i protagonisti della vicenda ad u volo e, carte alla mano, chiarire ogni aspetto senza spocchia e senza nessun diritto di proprietà. E’ in ballo, se i dati sono veri, la salute ed un’amministrazione è tenuta alla salvaguardia della salute dei propri cittadini. Il Sindaco Mastella, come dicevamo in apertura, celere nella chiusura delle scuole, sia tempestivo e prudente, chiuda questi pozzi momentaneamente, accerti i dati di contaminazione e poi decida. I cittadini hanno il diritto di sapere e li amministratori il dovere di informare. Pertanto rivolgiamo un appello non solo alla società civile per una forte mobilitazione, ma anche tutti quei medici nello specifico oncologi, che si battono quotidianamente per salvare vite umane.