Dopo gli scioperi della fame di alcune mamme e i cortei di protesta, la vicenda dei tagli all’ospedale di S. Agata dei Goti (Bn) diventa scontro politico e, forse, anche giudiziario tra il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il ministro della Salute Giulia Grillo. De Luca ha infatti annunciato: “Stiamo valutando se querelare la ministra Grillo, secondo cui il Piano Ospedaliero della Regione prevederebbe la chiusura dell’ospedale di Sant’Agata dei Goti, cosa assolutamente non vera”. Il presidente della Regione Campania infatti qualche giorno fa aveva promesso sul tema una “operazione verita’”. “Nei mesi scorsi abbiamo presentato il piano ospedaliero, siamo andati a Roma e il ministero della Salute ha imposto tagli selvaggi a cominciare dal taglio di 40 strutture complesse nella sanita’ campana. La cosa infame – dice – e’ che a Roma il ministro grillino dice non fa passare nulla se non tagliamo, poi gli uffici regionali in qualche caso sbagliano – come nel caso di Benevento sono stati piu’ realisti del re senza dare alla giunta l’informazione compiuta di quello che si faceva – e arrivano sui territori esponenti grillini a fare demagogia contro la Regione, questa abitudine mi ha rotto le scatole, e’ ora di finirla”. Intanto, pero’, a S. Agata dei Goti da ieri cinque mamme del comitato civico “Curiamo la vita” hanno ripreso lo sciopero della fame per protestare contro i tagli all’ospedale. Una protesta che era stata sospesa qualche giorno prima in seguito a una riunione convocata in prefettura. La stessa Grillo in un post su Facebook rivolgendosi ai manifestanti aveva detto: “La situazione mi sta a cuore e chiedo alle donne, che sono mamme come me, e a chi sta protestando da giorni di sospendere immediatamente lo sciopero della fame. Non vi lasciamo soli”. “Ricordo – aveva aggiunto il ministro – che le modalita’ di applicazione del Dm 70 sono decise dalla Regione. Ho chiesto ai miei uffici di mandare i tecnici del ministero per verificare le condizioni operative e che sia realizzato quanto indicato nel piano ospedaliero. Il ministero ha sempre avuto grande attenzione per l’ospedale di Sant’Agata de’ Goti per la particolare importanza che riveste in quel territorio”. E, in chiusura: “Nella prima versione del piano ospedaliero presentato dalla Regione Campania l’ospedale era stato del tutto chiuso. Abbiamo chiesto al commissario De Luca di salvarlo, trasformandolo in ospedale di zona disagiata. Inoltre in risposta alla grande sollecitazione dei cittadini abbiamo ascoltato le richieste di deroga alla legge lasciando aperti i reparti di terapia intensiva e oncologia”. Al fianco dei cittadini anche il vescovo di S. Agata dei Goti, Mimmo Battaglia, che ha deciso di tenere una stazione della via crucis proprio davanti all’ospedale: “Il diritto alla salute e’ un diritto di tutti, non un tema da campagna elettorale”.