Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 ,la terra tremò così forte nel centro Italia tanto da cancellare città intere. L’Aquila, il centro di quel terromoto devastante, ancora oggi porta i segni di un dramma indimenticabile scandito alle 3.32 che cancello tante vite,polverizzò case e monumenti. Il sisma fu avvertito anche in Campania e in Lazio, e mentre si pensa ancora alla ricostruzione di quei luoghi martoriati dalla furia della natura,oggi, a distanza di 10 anni ci si commuove nel ricordo delle vittime. Il simbolo di quella ecatombe resta la “casa dello studente” dove molti ragazzi e ragazze trovarono la morte. Tra i nomi degli studenti,purtroppo anche due ragazze sannite,Carmen Romano di Amorosi e Maria Urbano di Puglianello. Le due studentesse appena 20enni si conoscevano da bambine e condividevano la casa come ogni studente fuori sede, per seguire i corsi all’Università de L’Aquila. Carmen studiava Economia, Maria invece avrebbe voluto fare l’ingegnere. Ma il destino non ascolta i sogni di nessuno,anzi a volte sembra creare alternative inaspettate: Maria e Carmen avevano trascorso il weekend a casa e per studiare in vista degli esami avevano fatto rientro a L’Aquila la domenica pomeriggio,con il trolley con i vestiti puliti e le cose buone da mangiare portate dal paese,come fanno tutti i fuorisede.L’ultima trasferta, perchè quella stessa notte le loro vite furono portate via insieme alle 300 vittime.A distanza di 10 anni,si continua a commemorare le tante persone morte durante il sisma,così anche ad Amorosi, domani 6 aprile alle ore 17.00 si terrà la celebrazione di una Messa nella Chiesa di San Michele Arcangelo. Ad officiare la funzione religiosa sarà il Parroco don Marino Labagnara e il Vescovo Domenico Battaglia della diocesi di Cerreto Sannita,Telese Terme, Sant’Agata De’Goti.
