Le Organizzazioni Sindacali di categoria Cgil Fp, Cisl Fp, Uilpa, Confsal/Unsa e Flp hanno proclamato per l’intera giornata di oggi uno sciopero nazionale di tutto il personale dell’Agenzia delle Entrate e la concomitante manifestazione presso il MEF in via Venti Settembre a Roma. Al centro della protesta i tagli e gli ingiustificati ritardi relativi all’erogazione del salario di produttività per gli anni 2016 e 2017.
Lo sciopero giunge dopo la protesta del 18 marzo scorso quando oltre un migliaio di lavoratori, presso la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate a Roma, hanno consegnato un documento di rivendicazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria e alla stampa presenti all’evento in cui l’Agenzia illustrava i risultati delle attività istituzionali dell’anno 2018. Successivamente, il 22 marzo, vi è stato un tentativo di conciliazione, il quale si è concluso con esito negativo non avendo l’Agenzia delle Entrate fornito alcun nuovo elemento in relazione alla paventata ulteriore decurtazione delle risorse inerenti il salario accessorio per gli anni 2016 e 2017.
Il Coordinatore Provinciale della UILPA Leucio Zollo denuncia: “La misura è colma! Si mettono in discussione diritti e risorse acquisite e previste dal Contratto Collettivo Nazionale, nonostante gli sforzi compiuti in questi anni dalle donne e dagli uomini dell’Agenzia per permettere il buon funzionamento della struttura. Sebbene si continuino a riportare annualmente brillanti risultati dovuti all’abnegazione e alle competenze possedute, malgrado le annose carenze di personale che moltiplicano i carichi di lavoro, i lavoratori ancora attendono il salario accessorio dal 2016. C’è molta rabbia tra noi dipendenti, il quadro assume gravità non più tollerabili, è uno schiaffo morale alla nostra professionalità, pertanto gridiamo con forza le nostre ragioni: il salario accessorio è un diritto sacrosanto, allo stato dei fatti ce lo stanno scippando, è quindi necessario l’immediato sblocco delle somme per gli anni 2016 e 2017, nonché l’immediata conclusione della terza tranche delle progressioni economiche.”
Ecco quanto afferma il componente della RSU della Direzione Provinciale di Benevento Vincenzo Santamaria: “I tagli e la procrastinazione del salario accessorio, dovuto al personale, scaturiscono da un’interpretazione dell’Agenzia di una norma legislativa che nessun organismo di controllo, dai Revisori dei Conti dell’Agenzia stessa per poi passare alla Ragioneria Generale dello Stato fino alla Funzione Pubblica, ha mai messo in discussione. Questo nonostante gli obiettivi dell’Amministrazione siano stati raggiunti esclusivamente grazie all’impegno dei lavoratori, un dato riconosciuto dallo stesso Direttore dell’Agenzia delle Entrate Antonino Maggiore che appena qualche giorno fa alla presenza del Ministro dell’Economia Tria ha illustrato i risultati ottenuti e i servizi offerti dall’Agenzia nel corso del 2018.”
Infine chiude Maria Genito RSU dell’ufficio di Benevento: “Trovarsi costretti con le OO.SS. Nazionali a porre in essere iniziative che sottolineano il disagio dei lavoratori è mortificante e mette in dubbio il rispetto verso i lavoratori che dovrebbe caratterizzare un buon datore di lavoro. Questo autolesionismo dell’Agenzia lascia sbigottiti, non si dimostra attenta all’impegno quotidiano profuso dal personale e ai risultati conseguiti. Protestiamo con il chiaro obiettivo di porre una ferma risposta alla posizione di chiusura assunta dall’Amministrazione al tavolo negoziale alla nostra giusta rimunerazione.”
Lo sciopero di oggi rappresenta soltanto un primo ed importante momento di mobilitazione generale dei lavoratori del Fisco, determinati a continuare l’azione di protesta in ogni modo consentito in assenza di significativi risultati.