Alla fine le uniche raffiche che si sono viste nel Sannio sono quelle che si sono lanciati i sindaci di Benevento e di Caserta da un lato, e la protezione civile dall’altro. Ieri la nota del primo cittadino sannita nella quale esortava l’ente ad una maggiore precisione nei bollettini meteo perché Il vento dell’ironia ha invaso il web, ma Eolo ha risparmiato Benevento dalle forti raffiche. Quelle che in realtà, andando a spulciare l’avviso regionale di allerta meteo del 26 marzo sono riportate nella zona 4, Irpinia-Sannio. Da qui la decisione di Mastella di chiudere le scuole il giorno dopo , per la gioia degli studenti sanniti. Diverso l’umore dell’ex Guardasigilli che insieme con il collega di Caserta ha puntato il dito contro la Protezione Civile. “Noi primi cittadini ci troviamo spesso nella condizione di dover decidere della sicurezza delle persone in poco tempo e con scarsissimi elementi – ha necessario è necessario cambiare modelli di previsioni metereologiche”. Un errore di comprensione dicono dalla Protezione Civile: “A Benevento e Caserta hanno confuso il mare per la terra”, anche se a guardare il bollettino è difficile dare torto al sindaco Mastella il quale con una nota odierna rincara la dose ed evidenzia la poca chiarezza del bollettino in questione. “E’ ovvio che per la zona 4 non c’ero riferimenti al mare agitato visto che l’Alta Irpinia e il Sannio non mi pare che abbiano sbocchi sul mare”- sottolinea l’inquilino di Palazzo Mosti che invoca un confronto diretto con il Presidente della Giunta Regionale della Campania.